Poco più di un anno fa si sviluppava la tragedia della Thyssenkrupp, che portava ad un orribile morte 7 operai che erano dipendenti dell'azienda tedesca.
Bruciarono vivi.
L'episodio fu paradigmatico di un'amara realtà che attanaglia il nostro Paese, quella delle Morti sul Lavoro. Più di 1000 l'anno. Il doppio degli omicidi.
Negli ultimi giorni non ho potuto non notare con piacere come all'anniversario sia stata dedicata molta attenzione, con specifiche trasmissioni di Ballarò e di L'infedele.
Ci sono cose che fanno gelare il sangue. L'azienda, la stessa che ha lasciato morire sette dei suoi lavoratori in questa maniera ORRENDA, non facendo nulla per garantirgli la sicurezza che meritano, fa tanti utili da farmi, personalmente, schifo. 3 miliardi di Euro nell'ultimo anno. L'economia di una Regione tra le più ricche. E con tanti soldi, non si degnavano di ricaricare gli estintori.
Le 7 famiglie distrutte, poi, sono qualcosa che dovrebbe indignare ben più di quanto fa.
Si dice che da allora, qualcosa è cambiato. A Ballarò (dove era presente il Presidente di Confindustria Siciliana, quello che espelle i suoi colleghi che pagano il pizzo...Magari gli imprenditori italiani fossero davvero come lui. L'eccezione conferma la regola, purtroppo), a L'Infedele, si diceva che qualcosa era cambiato anche nella cultura d'impresa. E sicuramente in quella istituzionale. Ma è davvero così?
Ripenso ad alcune cose che ho visto, da un anno a questa parte, dopo la tragedia. In quei giorni, proprio a Ballarò, furono spesso presenti vari esponenti della dirigenza nazionale di Confindustria. La loro prima preoccupazione non era quella di fare autocritica, di rendersi conto di cosa nel loro mondo era MARCIO (perchè una cosa è certa, il pesce quando puzza, puzza dalla testa. E quindi se c'è una tale piaga, le cause vanno ricercate nel manico), cosa era da correggere. Macchè! La loro unica preoccupazione era quella di non far si che quell'episodio non spingesse il Governo a dare ai lavoratori un po di precarietà in meno e qualche diritto in più! "Un irrigidimento del mercato del lavoro", come lo chiamano loro...Della Valle (che passa per progressista...Sic!) liquidò la questione dicendo che bisognava semplicemente aumentare i controlli...
Quando Damiano fece il minimo che poteva fare, una legge che quantomeno puniva in maniera più severa chi non rispettava le norme di sicurezza, Montezemolo&c. sono letteralmente insorti, e con essi l'allora Opposizione (oggi maggioranza)...Mentre sul resto, su un'abolizione del precariato per i lavori pericolosi (cosa che Damiano aveva promesso su spinta della Sinistra), su maggiori investimenti ecc. non s'è visto nulla (ok, il Governo Prodi è caduto...Non so cosa sarebbe successo, altrimenti...).
Dopo che ci si era tanto sgolati, nel dire che lo Straordinario uccide, che l'eccesso di ore lavorate rendeva matematico un aumento degli infortuni, una delle prime cose fatte dal nuovo Governo è stata quella di incentivare gli straordinari (con risultati ridicoli, peraltro, ma questo è un altro discorso).
Quando la Thyssen ed i suoi Manager sono stati rinviati a giudizio per omicidio (cosa che a me sembra davvero il minimo! Ha ragione la sorella di una delle vittime, che ha detto a Ballarò che questa gente merita una condanna a vita, come quella che hanno subito i lavoratori, che la vita l'hanno persa, ed i loro familiari, che se la son vista rovinata!), allora apriti cielo! I magistrati sono stati attaccati da Confindustria, dal Governo, e anche da vari "pensatori" (Sic!), tra cui un cosiddetto "ex collaboratore di Marco Biagi" (che secondo me si rivolta nella tomba, essendo anche lui vittima di omicidio...), che ha definito la cosa "assurda" ed ha
dichiarato al Corriere della Sera (questo è solo il link su cui ho ritrovato l'intervista) che "così si trasformano i manager in criminali"!
La legge di Damiano che ha inasprito le pene per mancato rispetto delle regole sulla sicurezza (legge che un po ha funzionato, dato che nell'ultimo anno le morti sul lavoro sono calate, anche se ancora troppo poco...), è continuamente sotto attacco di Sacconi, che
da mesi annuncia di volerla cambiare.
Ed alla fiaccolata in memoria delle vittime di Torino, Governo assente, Confindustria assente, Unione Industriali di Torino assente.
Siamo proprio sicuri che la lezione che ci è stata data dalla tragedia della Thyssenkrupp, come da tutte le tragedie che si ripetono OGNI GIORNO, sia stata recepita, abbia realmente portato una nuova e più giusta cultura?
Un anno fa
accolsi con rabbia la notizia della tragedia. A questa rabbia, adesso, si aggiunge quella che provo ora, nel vedere quante cose continuino a non cambiare, mentre chi Lavora continua a morire!
Riposate in pace, eroi.
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