"Noi siamo convinti che il mondo, anche questo terribile, intricato mondo di oggi, può essere conosciuto, interpretato, trasformato, e messo al servizio dell'uomo, del suo benessere, della sua felicità. La lotta per questo obiettivo è una prova che può riempire degnamente una vita"
(Enrico Berlinguer)
Scusate l'interruzione. Negli ultimi tempi ho avuto poco tempo da dedicare a molte cose, ed il blog è stata una di queste. Mi auguro di rimediare.
La guerra tra Israele e Palestina pare finita, finalmente. Ma per settimane abbiamo assistito ad un gigantesco massacro. La mia posizione l'ho espressa nel precedente post, e non sto qui a ripeterla, mi sembra abbastanza chiara. Quel che aggiungo, a guerra svolta, è che il Governo Israeliano ha fatto qualcosa che definire "reazione sproporzionata" è davvero dire poco. Certe immagini sono qualcosa di raccapricciante per qualunque coscienza, ancor più per quella di chi, come me, il diritto di Israele all'esistenza non l'ha mai messo in dubbio. C'è qualcosa che si chiama "crimine di guerra". Le stragi deliberate di civili, con teste di bambini che cadono in terra ed impossibilità assoluta di scappare, sono qualcosa che violano questo limite.
La fine delle ostilità lascia una striscia di Gaza che è un cumulo di macerie, con Hamas più forte che mai (almeno così temo), ed un numero esorbitante di ferite che sarà dura rimarginare.
Mentre qui da noi, a fronte di una bella manifestazione per la Pace svoltasi ad Assisi ed organizzata da Arci, Tavola della Pace, SD, Sinistra e varie Associazioni, c'erano da un lato manifestazioni "con Israele senza se e senza ma" dove si giustificava ogni cosa e si lanciavano slogan deliranti come "Israele è il nostro avamposto contro il nemico islamico che avanza" (e sta cazzata l'ha detta un ex Ministro della Repubblica Italiana, attualmente con un ruolo di primo piano in Parlamento nel PDL...), dall'altro molti hanno ripreso a scambiare la giusta lotta per dare alla Palestina uno Stato ed ai Palestinesi la possibilità di vivere bene, con un dover agitare l'odio verso gli altri, con gli inquietanti inviti (lanciati da qualcuno a Roma) a boicottare i negozi delle comunità ebraiche (roba che mi ricorda tristi vicende che anche l'Italia ha vissuto!) ed un antisemitismo strisciante che si risveglia...
Dare la Pace a questo Mondo è una sfida difficile. Parte importante di quella sfida difficile che rappresenta una delle cose più complesse di quella "prova che può riempire degnamente una vita" che Enrico Berlinguer richiamava.
Adesso però pare che il Mondo sia cambiato. Qualcosa è cambiato sicuramente. Magari non quanto spera qualcuno. Sto parlando, penso si sia capito, del fatto che è arrivato Obama.
La sua Presidenza è un'altra cosa che richiede più lavoro interpretativo di quel che sembra. Quando scrissi il post pre-elettorale, a qualcuno sembrò che io volessi fare il bastian-contrario. Non è certo così.
I cambiamenti sono evidenti. Nelle parole e nei fatti. La chiusura di Guantanamo toglie al Mondo una delle sue vergogne. L'intenzione di lasciare l'Iraq e di cambiare strategia in Afghanistan (Biden ha detto che bush gli ha lasciato un macello...La logica conseguenza penso sia che la strategia vada cambiata...), le parole di critica al mercato, l'intenzione di sottoscrivere Kyoto, di lanciare le rinnovabili, di costruire un sistema sanitario pubblico (anche se su quest'ultima lo aspetto al varco...) sono cose che, per quel Paese, rappresentano un punto di discontinuità netto, che sarebbe stupido non apprezzare (al di la poi del valore simbolico della sua vittoria, in un Paese che 40 anni fa ammazzava Martin Luther King). Il paragone con bush (che NON mi mancherà!), poi, rischia di essere persino impietoso.
Ma se sbaglia chi chiude gli occhi di fronte a tutto questo (ed in Italia qualcuno lo fa, qualche "estremista", ma anche una buona parte di una destra che non vuol vedere quanto tutte le sue parole d'ordine siano messe in disparte).
Ma al tempo stesso sbagliano quelli che ne vorrebbero fare "il modello a cui si deve ispirare la Sinistra in Europa". Sbaglia perchè lo decontestualizza, perchè fa mille errori concettuali. E perchè, non rendendosi conto di quel che dice, finisce per togliere valore alla stessa vittoria di Obama, che è meravigliosa soprattutto perchè è giunta lì.
Molte delle cose che si annunciano (e che avrà cmq difficoltà a fare, dovrà lottare contro tutte le resistenze del suo Partito, che è pieno di gente, diciamo così, "moderata", e molti di loro è stato costretto a prenderseli nel suo Governo...), se per gli Usa sono un cambiamento straordinario, in molti Paesi d'Europa sono cose acquisite persino dalle forze conservatrici (e fino ad una quindicina d'anni fa era così anche in Italia...). E allora magari non colgono la vera lezione data dalla sua vittoria: quella di avere il coraggio di essere se stessi, di fare proposte radicali (quando sono giuste), di non rincorrere le destre sul loro, disastroso, terreno. Tutte cose che molta gente ha dimenticato come sia possibile fare.
In ogni caso, il suo arrivo, e la fine del bushismo, mi auguro portino al Mondo un superamento di una logica che negli ultimi 20 anni (e non solo) è stata predominante. Quella dell'uso della forza. Della sopraffazione. Del "diritto naturale". Qualcuno ha detto che la guerra tra Israele e Palestina sia finita perchè arrivava lui. Francamente non credo che sia così, ma voglio sperare che in qualche maniera possa incidere il fatto che il Paese più potente del Mondo non sia più guidato da guerrafondai puri ma da una persona che dice di porre al primo posto il dialogo...Vedremo!
Ma di cose da sbrogliare ce ne sono tante anche in casa nostra...
La banda dei venduti (Cisl-Uil-Ugl) ha firmato, con Confindustria e Governo, una "riforma del modello contrattuale" che a me, da futuro lavoratore (si spera!) fa PAURA. Riduce le garanzie dei lavoratori praticamente dapertutto. Si sa, il lavoratore, nella contrattazione, è la parte debole. Più i lavoratori si uniscono, più forza hanno, e più possono ottenere. Beh, questa "riforma" (Sic!) che fa? Toglie alla contrattazione nazionale buona parte del suo "peso", la riduce a mera contrattazione "regolativa", delegando il resto azienda per azienda, se non al contratto individuale (cioè "te la vedi da solo"). In più, cancella molti degli strumenti, già insufficienti, atti ad adeguare i salari all'inflazione.
Facile capire in cosa si tradurrà tutto questo: SALARI ANCORA PIU' DA FAME DI QUELLI DI OGGI. Che già sono bassissimi. Un'assurdità!
In tutto questo, la CGIL è l'unica a fare la cosa giusta, non firmando. E beccandosi le critiche di mezzo PD, più gli "auspici" di Veltroni perchè "si riesca a comporre l'accordo". Come se ci fossero divergenze di piccolo cabotaggio!
D'altronde, come segnala
un bell'articolo di Tania Passa sul sito di Articolo 21, ai convegni organizzati dal PD gli inviti vanno a: 1) Confindustria 2) CNA 3) CISL. Il loro mondo è quello. Disgrazia ha voluto che siano, con Di Pietro, gli unici dell'Opposizione in questo attuale Parlamento (cosa che va modificata quanto prima).
Scene simili si sono viste sul Federalismo Fiscale. Una legge che toglie al Sud e da al Nord, in qualunque maniera la giri e la volti.
Questo articolo, scritto dall'ex Sottosegretario all'Economia Alfiero Grandi, spiega, brevemente ma chiaramente, quanto sia folle approvarlo.
E PD ed Italia dei Valori in Senato che hanno fatto? SI SONO ASTENUTI!
E questa sarebbe un'Opposizione???
Invece di affrontare i problemi, sbrogliare le situazioni, combattere le cose sbagliate, preferiscono accodarsi, astenersi, rincorrere la destra e persino la Lega?
O la questione è un'altra, e riguarda il fatto che il PD, preoccupato dai sondaggi che lo danno in caduta libera, tenti di "coprirsi a Sinistra" con uno sbarramento che spera gli faccia salvare i suoi voti, e per questo è disposto ad inciuciare col Governo in maniera vergognosa?
Perchè una cosa poco chiara, nel loro comportamento, c'è: come mai tanta debolezza su questi temi, e tanta energia per promuovere il cambio della Legge Elettorale Europea in zona-Cesarini? Con interventi di qualche fedelissimo di Veltroni che si susseguono ogni giorno?
E' a questa gente che ci si dovrebbe affidare? Specie contro uno sgoverno come questo, che toglie ai poveri per dare ai ricchi, toglie al Sud per dare al Nord, si accanisce contro i più deboli (vedi immigrati), taglia i servizi pubblici a tutto andare? Dovrebbero combatterlo questi qui? Che pare adesso vogliano accordarsi pure sulla Giustizia (con un Governo guidato da un pregiudicato)?
E lasciamo perdere, per carità di patria, le boutade del Governo stesso, che vuol far credere di aiutare i poveri dando ai ricchi (e tagliando le tasse ai ricchi e favorendo gli evasori fiscali), di "far risorgere il Sud" tagliandogli le risorse, di "fare una Scuola migliore" tagliandole i fondi, di risolvere le cose con un pasticcio come la
Social Card...
Essenziale ed urgente, quindi, si rivela ancor di più la ricostruzione della Sinistra. Una ricostruzione che sta partendo. Stamattina ho sentito le parole di Nichi Vendola al seminario di RPS. Ha detto le cose che qualunque persona di buonsenso vorrebbe sentire. A lui ed alla sua componente di Rifondazione costa fatica, questo processo. So cosa vuol dire fare una scissione. Noi di SD ci siamo passati un anno e mezzo fa. E' doloroso, ti lascia un vuoto dentro. Ma al tempo stesso, quando è necessario sarebbe ancor peggio non farlo. L'urgenza della ricostruzione della Sinistra non poteva aspettare le pene di chi pensa di risolvere tutto con una Falce e Martello (simbolo che andrebbe salvato da questa gente che ne rovina la storia), di chi
non vuole l'unità perchè c'è "il tema della rivoluzione", di chi
ha nostalgia del muro di Berlino.
Se aspettavi in eterno questa gente, non l'avresti costruita mai, la Sinistra. E non si può più aspettare. Il Paese ne ha bisogno, di una Sinistra seria, che non rinunci ad essere se stessa ed al tempo stesso non si chiuda in piccoli cantucci ormani nemmeno così sicuri.
Questo percorso vedrà in febbraio gli appuntamenti di consultazione popolare. Le "Primarie delle idee", in cui sarà la gente a definire i tratti identitari della Sinistra Italiana. Le priorità che dovrà affrontare. Le caratteristiche che dovrà avere.
E' urgente. Perchè la frase di Berlinguer è vera ancor più oggi di allora. E non si può rinunciare a quella sfida per morire di moderatismo, come il PD, o di feticismo del simbolo, come Ferrero. E soprattutto non può permetterselo il Paese, che del ritorno della Sinistra ne ha un bisogno, quello si, estremo.