domenica 29 novembre 2009

E meno male che erano cambiati

Nei mesi che hanno preceduto le Primarie, era tutto un refrain: “se vince Bersani, sarà un PD diverso”. “Sarà un PD spostato più a Sinistra, che avrà la Sinistra come primo interlocutore”. E via di seguito, con tante parole al vento per convincere chi nel PD di Veltroni-Franceschini non si era riconosciuto, o ne era deluso (un numero crescente, guardando alle ultime Europee), che questa era la volta buona, che valeva la pena di buttarsi su Bersani, e così via. Ed anche se i più accorti avvertivano, “nessun Bersani ci salverà”, pur dandogli comunque un’apertura di credito, la processione verso il “nuovo PD di Bersani” procedeva inarrestata, ancor più dopo la sua elezione.
Oggi quanto accaduto in Puglia ci dimostra, purtroppo, che è cambiato ben poco. Che Bersani voglia fare delle alleanze, aprendo anche alla sua Sinistra, è vero. D’altronde, dopo l’ubriacatura di “autosufficienza” veltroniana, nemmeno Franceschini era più contrario a questo. Che si sia “spostato a Sinistra avendo la Sinistra come primo interlocutore”, è clamorosamente smentito.
Nella linea politica del PD, nelle sue proposte programmatiche, è cambiato ben poco (checchè ne dica Rutelli, evidentemente in cerca di visibilità personale dopo la sberla alle Amministrative di Roma). Proposte particolarmente nuove, rispetto alla precedente Segreteria, non se ne vedono. Nella sua collocazione internazionale e nei suoi rapporti con le Parti Sociali, assolutamente nulla, almeno rispetto a Franceschini (con Veltroni forse era un po peggio). Ma quanto agli “interlocutori”, peggio che andar di notte!
L’allargamento dell’alleanza in Puglia era un obiettivo condiviso da tutti, o quasi. Ma lavorare ad un allargamento è un contro. Strisciare ai piedi dell’UDC un altro. Vendola ha fatto di tutto per permettere che l’alleanza si allargasse. Ha sostenuto convintamente gli apparentamenti alle Amministrative. E’ stato disponibile ad allargare la Giunta sin da luglio. Ha dato massima disponibilità a tutte le forze politiche per discutere delle proposte programmatiche per i prossimi 5 anni. E’ stato, ed è tutt’ora, anche disponibile alle Primarie, se qualcuno ritenesse ci siano nomi migliori del suo. L’UDC non ha fatto altro che chiudergli la porta in faccia.
Di fronte a questo, andare avanti per la propria strada è il minimo, per chi abbia un minimo di dignità. Non si tratta di una persona che ha preso la stizza di candidarsi. Si tratta del Governatore uscente. Ha diritto a giocarsi la partita. Quantomeno alle Primarie! Di questo, con qualche malumore, sembrava essersi convinta la stessa Segreteria Regionale del PD, che non più tardi di una settimana fa comunicava “sosterremo Vendola”. Si, come no.
E’ bastato un intervento di D’Alema (evidentemente il vero Segretario del PD, altro che Bersani) per capovolgere la situazione (almeno così pare, a leggere tutti i giornali. Poi dall’interno del PD giungono mille voci contrastanti, che a sentirle tutte si diventa matti). La priorità? Allearsi con Casini. E chi se ne importa del resto. Del fatto che l’UDC non ha mostrato nessuna disponibilità ad un dialogo vero, nessun rispetto verso un interlocutore, il Centro-Sinistra pugliese, che ha una sua leadership, e che per giunta è disposto a metterla in gioco (a condizione di far decidere il Popolo), e che nelle sue argomentazioni mostra un’ipocrisia che sarebbe esilarante se non fosse tragica (“chi ha rappresentato una stagione politica non può rappresentarne un’altra”, dice Buttiglione a proposito del fatto che Vendola ha guidato il “vecchio Centro-Sinistra”. Ma nei ballottaggi di Bari e Taranto, quando hanno appoggiato il Sindaco ed il Presidente della Provincia uscenti, non la pensavano così). Né del fatto che scaricare Vendola significherebbe dar ragione, di fatto, al PDL, che avrebbe poi gioco facilissimo a giocarsi la cosa in campagna elettorale, sostenendo (a questo punto neanche così a torto) che il Centro-Sinistra pugliese s’è bocciato da solo. Soprattutto, chi se ne importa del fatto che così si distrugge una delle più belle esperienze politiche degli ultimi anni (ma forse questo a qualcuno neanche dispiace?). Tutto a dispetto della stessa base del PD, che ha mostrato tutt’altra opinione, ma che evidentemente, a Primarie chiuse, non conta più nulla.
Non si pensi, da parte di chi non vive in Puglia, che questa sia una vicenda locale. Non è per nulla così. E non solo perché Vendola è, di fatto, il leader di Sinistra Ecologia e Libertà. Qui è in gioco la dignità politica della Sinistra, tutta. E’ questo che viene calpestato, in Puglia, dal PD di D’Alema. Che ha dimostrato quanto e come non concepisca nessun rispetto, nessuna dignità politica, per noi. Oltre che per la stessa base del suo Partito.
E meno male che erano cambiati.

lunedì 16 novembre 2009

Solidarietà ai senza tetto di Barletta

Mi hanno segnalato, chiedendomi di scrivere qualcosa, una situazione incresciosa che si sta verificando a Barletta. A quanto mi hanno detto, infatti, ci sono 30 famiglie, di gente povera che ha perso il lavoro, che hanno subito uno sfratto e sono senza una casa, dormono in auto e la situazione si sta facendo sempre peggiore.

A quanto pare, il Comune di Barletta non riesce ad intervenire.

A loro va la mia piena solidarietà, e l'auspicio che si trovi urgentemente una soluzione quanto prima.

mercoledì 11 novembre 2009

Ancora sugli immigrati

Chi ha scritto queste parole?

"Non amano l'acqua, molti di loro puzzano perché tengono lo stesso vestito per molte settimane.
Si costruiscono baracche di legno ed alluminio nelle periferie delle città dove vivono, vicini gli uni agli altri.
Quando riescono ad avvicinarsi al centro affittano a caro prezzo appartamenti fatiscenti.
Si presentano di solito in due e cercano una stanza con uso di cucina. Dopo pochi giorni diventano quattro, sei, dieci.
Tra loro parlano lingue a noi incomprensibili, probabilmente antichi dialetti.
Molti bambini vengono utilizzati per chiedere l'elemosina ma sovente davanti alle chiese donne vestite di scuro e uomini quasi sempre anziani invocano pietà, con toni lamentosi e petulanti.
Fanno molti figli che faticano a mantenere e sono assai uniti tra di loro.
Dicono che siano dediti al furto e, se ostacolati, violenti. Le nostre donne li evitano non solo perché poco attraenti e selvatici ma perché si è diffusa la voce di alcuni stupri consumati dopo agguati in strade periferiche quando le donne tornano dal lavoro.
I nostri governanti hanno aperto troppo gli ingressi alle frontiere ma, soprattutto, non hanno saputo selezionare tra coloro che entrano nel nostro paese per lavorare e quelli che pensano di vivere di espedienti o, addirittura, attività criminali".

Cosa sono? Le cronache odierne quando si parla di "immigrazione e sicurezza"? A chi sono riferite? Agli africani? Agli slavi? Ai curdi? Ai Rom?

Niente affatto: Il testo è tratto da una relazione dell'Ispettorato per l'Immigrazione del Congresso americano sugli immigrati italiani negli Stati Uniti, Ottobre 1912


Per la cronaca: oggi tutti, negli USA, concordano che l'immigrazione italiana sia stata fondamentale per la loro crescita

Conversazione con un immigrato Eritreo

Bari, Stazione di Trenitalia, Binario 3, una sera d'autonno alle 23.05.
Ho perso il treno. Credevo fosse alle 22.45. Era 5 minuti prima, ricordavo male. Peggio ancora, l'altro treno, quello "successivo", su cui contavo, delle 23.15, non c'è. L'ho scoperto guardando lo schermo e riguardando gli orari. Devo prendere l'Espresso di mezzanotte, per tornare a casa. Il problema è che il biglietto che ho, quello del Regionale, non mi permetterebbe di salirci. Ed in tasca non ho nemmeno soldi sufficienti a pagare la differenza. Ho solo 50 cents. Ne occorrerebbero il doppio, ammesso e non concesso che possa servire.
Parlando con i miei, il messaggio che ho ricevuto è stato "vai a dormire da nonna". Si, a quest'ora. Lasciamo perdere. Male che va, pagherò la multa. Me la farò mandare a casa. Se poi la questione fosse solo di pagare la differenza, la pagherei a Trani.
Sono stanco e preoccupato, ho voglia di sedermi. Ma fa freddo. Ricordo che c'è il "gabbiotto", lì si sta meglio. Vado a vedere. Ma inizialmente faccio per allontanarmi. Ci sono 3 immigrati che dormono ed occupano le sedie. Loro stanno peggio di me. Non è giusto chiedergli di spostarsi.
Poi però guardo meglio. Uno dei tre non sta dormendo, è seduto, ed accanto a lui c'è un posto vuoto. Massì, entriamo. "Posso?". "Prego". Per la cronaca, l'altro immigrato lì vicino farà per spostarsi, per lasciarmi spazio. Sarò io a dirgli che non c'è bisogno.
Beh, ora siamo lì. Un'ora al treno. O la passo a logorarmi nell'attesa, o scambio due chiacchiere con questo signore..."Dove va?". "Foggia".
Prenderemo lo stesso treno. La conversazione continua. Con l'italiano è un po in difficoltà, con l'inglese si regola meglio (anche troppo: a volte non capisco io!). Mi spiega che viene dall'Eritrea. Che laggiù è impossibile vivere, a causa della guerra. Tutta la sua famiglia, tranne sua madre, è stata cooptata nell'esercito. Adesso le cose vanno un po meglio da quando c'è il contingente internazionale, che ha separato un po i campi. Ma le condizioni restano invivibili. Tutti gli sforzi sono sul piano militare. Nulla per coltivare la terra, e far stare un po meglio la gente.
Lui è qui da un anno. Fa il taglialegna. Per lavorare si sposta molto, da Lecce a Potenza e così via. Riesce a vivere ed a mandare soldi a casa. "Al mese guadagno a volte 800, a volte 1500, dipende". Chiaramente tutto instabile.
Dopo un po sento il bisogno di "non fare l'interrogatorio". Di raccontargli qualcosa pure di me. Gli dico che sono di Trani, che vengo a Bari per studiare, per Politica, e per un giornalino online a cui collaboro, e che quest'ultimo era il motivo della mia venuta odierna. Poi non mi trattengo, e gli spiego anche il fatto del biglietto, convinto che si farà una risata e spererà con me che vada per il meglio.
Quanto accade, invece, mi lascia senza parole. Lui, che di problemi ne ha sicuramente mille più di me, non ha dubbi: "te lo do io l'Euro". Faccio per dissuaderlo, per dirgli che non è giusto, che potevo cercare altre soluzioni. Non sente ragioni, mi mette l'Euro in mano e non lo riprende indietro. "I soldi a casa li ho già mandati, ne ho abbastanza, non è un problema". E più continuo a parlare, più insiste. "Non è un problema, non è un problema!".
Il treno arriva. Salgo con lui, e mi fiondo in cerca del capotreno. Riesco a risolvere, per fortuna.
Torno al vagone su cui sono salito, per cercarlo. Devo quantomeno ridargli l'Euro, a questo punto. Lo ritrovo. "Beh, tutto a posto?", mi chiede subito. Si, era tutto a posto. Gli dico che l'Euro glielo ridarò indietro, una volta alla stazione di Trani l'avrò, ma non lo voleva. Ci metto parecchio a convincerlo a riprenderselo. "I don't need, I don't need".
Beh, a quel punto lo scompartimento è vuoto, e c'è un'altra mezz'ora, prima di tornare a Trani. Possiamo continuare a chiacchierare.
Ma a questo punto sento di fargli domande un po più delicate. Comincio a chiedergli se ha trovato razzismo, dalle nostre parti. Mi risponde, sorprendentemente, di no. Con noi appulo-lucani si trova benissimo. Dice che al massimo ha sentito di un po più di razzismo dalle parti di Torino e Milano.
Mi fa piacere, vuol dire che non è stato vittima di episodi spiacevoli. E che non percepisce l'ondata che c'è. Anche se poi, quando gli parlo di come il razzismo sta avanzando in Italia, non gli racconto cose che non sa.
Infatti annuisce, come chi ascolta discorsi che conosce, quando gli spiego come in Italia sia cresciuto il mito dell'"immigrato cattivo", di come i giornali diano rilevanza diversa ad un reato a seconda di chi lo commette, di come stia crescendo l'equazione "africano=criminale". E di come taluni partiti abbiano costruito il loro consenso individuando nell'immigrato il nemico da combattere, ed abbiano vinto le elezioni con lo slogan "Basta clandestini" (e non "basta criminali", che avrei sottoscritto).
Queste cose le sa. E mi spiega che ha anche visto alcuni suoi connazionali (o di Paesi limitrofi al suo) venire qui a fare brutte cose, dallo spaccio di Ascisc ai furtarelli. "Ma non è giusto che per loro paghiamo tutti, non siamo così".
Gli chiedo se sa anche che certa gente vorrebbe che tornassero tutti al loro Paese. Mi risponde (in inglese) "se al mio Paese le cose cambiano e si sta meglio, ci torno domani mattina, prendo l'aereo e vado. Ma così non posso tornare. Se torno muoio. Con quel pazzo di Presidente che abbiamo, come faccio a tornare".
Purtroppo potrebbe non avere scelta. Gli chiedo se lo sa, che se perdesse il lavoro dovrebbe andare via per legge. Perchè per certe leggi chi non ha lavoro, se è immigrato, diventa automaticamente criminale. Lo sa. Sa tutto! Mi spiega anche che l'80% di quelli che sono clandestini, che lui conosce, il lavoro non ce l'hanno. Ed alla mia domanda "e sono criminali?", la risposta è "No". Ma aggiunge anche "però se continuano così, abbandonati a se stessi, molti di loro finiranno per diventarlo". Già.
Lui comunque non si arrende: "se perdo questo lavoro, lotterò per averne un altro, fino alla fine". D'altra parte, o così, o la morte certa che lo attenderebbe in Eritrea, senza che lui abbia fatto nulla. E aggiunge, spiegando che non si arrende: "e poi l'Italia può cambiare". E penso a quanti italiani dovrebbero crederci, visto che ci crede lui.

Sto per arrivare. Ci salutiamo. Ci scambiamo per la prima volta i nomi (nessuno dei due aveva sentito il bisogno di sapere il nome dell'altro, fino ad allora). E mi dice "Ci vediamo!". Lo saluto, dicendo "Good Luck!". Ne ha bisogno. E se lo merita. Per come mi voleva aiutare. Per come vive in questo Paese. Per i pericoli che lo aspettano ogni giorno della sua vita. Intanto, col suo dissenso, eviterò di contribuire a dargli meno strumenti. In stazione c'è chi mi aspetta, con in mano quell'Euro che gli devo restituire. Anche se lui non lo vorrebbe.

Trani, Stazione di Trenitalia, 0.31. Il treno è puntuale. Prendo l'Euro da chi mi viene a prendere, glielo do, scendo e mi avvio all'uscita.


Buona fortuna, amico.

venerdì 2 ottobre 2009

La lezione tedesca

Per 4 anni l'SPD ha avuto in mano la carta vincente, e s'è rifiutata di giocarla. La carta vincente si chiamava "Governo Rosso-Rosso-Verde", con Verdi e Linke. Per cui nel precedente Parlamento tedesco c'era una maggioranza sufficiente. E che sarebbe stata la soluzione giusta per ricacciare la CDU da dov'era venuta, e riprendere in mano il bandolo della matassa...

Che quella fosse la soluzione giusta, lo dicevano i dati delle elezioni del 2005, ed il modo in cui ci si era arrivati. L'SPD aveva vissuto un continuo calo, dal 2003 in poi. Vale a dire da quando Schroeder s'era incaponito sull'Agenda 2010 (flessibilità, riduzione welfare...Nulla a che spartire con quel che abbiamo in Italia, sia chiaro, eh...Però, in quel contesto, erano misure indigeste, tantopiù che non erano per nulla necessarie. In realtà, ridurre il welfare non è MAI necessario, ma questo è un altro discorso...). Fino a che Lafontaine non aveva lanciato prima la WASG, e poi l'alleanza "Die Linke" (oggi partito unico), i consensi dell'SPD s'erano dispersi. Parte all'astensione, parte alla CDU. Lo rivelavano sia i sondaggi, sia tutte le elezioni dei vari lander. Poi Lafontaine s'era messo di mezzo, ed aveva recuperato consensi sia dall'astensione, sia dalla stessa CDU. Non solo: la stessa "grande rimonta di Schroeder" del 2005, che portò l'SPD ad un passo dal pareggio dei voti con la CDU (partendo però da molto indietro nei sondaggi), era avvenuta quando, lanciata la campagna elettorale, s'erano abbandonati i toni da "nuovo centro", e s'erano lanciate di nuovo le storiche parole d'ordine Socialdemocratiche, quelle che hanno rappresentato quel Partito per decenni.

Qualunque analisi non poteva che partire da qui: l'SPD aveva perso consensi, a vantaggio di CDU ed astensione, quando s'era "fatta centro". Ne aveva recuperati una parte, quando aveva ri-virato a Sinistra. Un'altra parte erano stati recuperati da due partiti più a Sx dell'SPD (Linke e gli stessi Verdi, arrivati ad un ragguardevole 8%). E se Linke e Verdi recuperavano voti all'astensione ed alla stessa CDU, era chiaro che voti fossero, e su quale bacino di voti bisognasse intervenire...

Era chiaro, per chiunque non volesse vedere la cosa coi paraocchi, che il problema, il motivo per cui la vecchia maggioranza SPD-Verdi non bastava più, era stato il troppo moderatismo. Che l'errore da correggere era lì. Un governo che comprendesse la Linke, e correggesse la rotta su certi punti, era la soluzione ideale per "ritrovarsi", per riprendere la strada dove s'era interrotta, e recuperare definitivamente i consensi. Inoltre, si sarebbe sbattuta la CDU all'opposizione per la terza volta consecutiva. Facendo tramontare la "stella" di Angela Merkel forse in maniera definitiva. D'altronde, esperienze di questo tipo erano già presenti (una su tutte, il comune di Berlino, dove l'SPD da anni governava con la PDS di Gysi, prima ancora che ci fosse la Linke).

Invece no. Si è scelto "con la Linke mai". Si è scelta la Gross Koalition. Nella quale, per forza di cose, il ruolo non poteva che essere subalterno alla CDU ed alle sue politiche, pur temperate. Di fatto, si portava avanti una politica che andava ad approfondire i difetti di quella precedente, attutendone i pregi.

Continuava il tracollo, nei sondaggi e nelle elezioni locali. Ma i successori di Schroeder, i suoi "pupilli" (Steinmeier, Muntefering...Tutta gente dell'ala destra del partito, alcuni di loro per giunta dichiaratamente contenti di governare con la CDU), sembravano non accorgersene. L'SPD diventava sempre più un colabrodo. E se una parte dei voti potevano essere recuperati da Verdi e, soprattutto, Linke, un'altra parte era inevitabilmente perduta. Verso l'astensione. O, peggio, verso la CDU (perchè "se l'SPD è questo, tanto vale...", ragionamento che in molti evidentemente hanno fatto, specie di fronte al fatto che la Merkel per 4 anni ha mostrato la "faccia buona", anche a costo di perdere qualche voto verso i Liberali...). Beck aveva provato a raddrizzare la linea, ma era stato fatto fuori.

I risultati erano inevitabili: l'SPD in 4 anni ha perso l'11% dei voti. Parte di questi voti sono stati recuperati da altre forze di Sinistra (notevole il balzo della Linke dal 7% al 12%, buono anche l'avanzamento dei Verdi, dall'8% al 10%). Ma inevitabilmente, un'altra parte era dispersa. E così la CDU, nonostante anch'essa abbia avuto un calo, è riuscita a trionfare. Ed a farsi, dopo 4 anni di Gross Koalition in cui ha vampirizzato l'alleato, il suo bel governo coi Liberali. Ed ora saranno cavoli amari.

La lezione tedesca è chiara: la Sinistra può vincere, convincere, avanzare, quando riesce ad essere se stessa. Lo stesso fenomeno "Linke" lo dimostra. Quando invece la Sinistra tenta di "farsi centro", di cercare "terze vie" e roba simile, di annacquarsi, di inseguire destra e moderati sul loro terreno, finirà inevitabilmente per perdersi. E per perdere. Al tempo stesso, il grande avanzamento della Linke, che dura ormai da 5/6 anni senza conoscere sosta, rivela quanto e come una Sinistra che tenga semplicemente la barra dritta, rifuggendo sia arroccamenti identitari (chi pensa che la Linke sia paragonabile al Prc di Ferrero è fuori strada. Così come chi la vedesse come una forza "estremista" o "antigovernista". Tutt'altro: la Linke, a certe condizioni, è sempre stata disponibile a governare), sia tentazioni neocentriste, cresce e cresce bene. Come, d'altronde, già dimostravano gli stessi Verdi tedeschi (nati riunendo tutti i "reduci del '68" in una forza politica che potesse stare a Sinistra dell'SPD, e giunti sin dagli anni '90 ad ottimi livelli, per poi crescere ulteriormente fino ad oggi).

E' una lezione che bisogna cogliere anche nel nostro Paese. La risposta alla crisi della Sinistra non è nè quella che ha trovato Fassino (che addirittura è andato ben oltre Schroeder "e allievi", sciogliendo i DS in una nuova forza che nemmeno è più di Sinistra, neanche nel nome, ed in questi giorni sta rivelando tutte le sue contrasddizioni), nè quella che ha trovato uno come Paolo Ferrero, che ha reagito alla sconfitta portando Rifondazione sull'arroccamento identitario ("Rifondazione per l'oggi e per il domani", "alle elezioni sempre con falce e martello", eccetera eccetera...). La Sinistra rinasce se trova il coraggio di rinnovarsi rimanendo se stessa. Di aprirsi a "nuove storie", di unificare le sue radici, senza però mai lasciarsi andare a derive centriste e roba simile.

In Italia, tra mille difficoltà, c'è chi sembra aver preso questa strada. Al momento, però, è un piccolo soggetto (non piccolissimo, un milione di voti...), con tanti nemici. Se riuscirà a resistere, e ad andare avanti, può essere davvero la carta giusta, quella decisiva per ricostruire un fronte che possa opporsi alla destra e puntare a sconfiggerla. Dipende però anche da tutti noi. E dal sostegno che daremo a questo progetto.

Da qui si vedrà anche se e quanto avremo imparato la lezione tedesca.

giovedì 17 settembre 2009

Vendola merita delle scuse

Per tutta l’estate, Nichi Vendola è stato esposto al tritacarne mediatico del Tg1, de “Il Giornale” e di altri media ad essi simili, e del centrodestra, in relazione a vicende con le quali non c’entrava nulla. A questo gioco al massacro, a un certo punto, si sono unite anche alcune parti del Centro-Sinistra (col chiaro scopo di giocare contro la sua ricandidatura), ed alcuni giornalisti che non siamo propriamente soliti annoverare tra quelli “di regime” (anzi…).
Il fatto: com’è ben noto, s’è aperta, a Bari, un’inchiesta su Escort e Corruzione, e sul mondo che girava attorno all’imprenditore Tarantini. Dopo una prima fase, in cui erano coinvolti soprattutto gli esponenti del centrodestra (tra i primi indagati Tato Greco, coordinatore del braccio elettorale pugliese di Fitto “La Puglia prima di Tutto”), qualche ombra s’è allungata anche sull’altro schieramento, in particolare su un paio di Assessori. Uno di essi, Alberto Tedesco, era stato già rimosso tempo addietro, appena ci fu qualche “spiffero” sul suo conto (ed il PD l’aveva “consolato” traghettandolo al Senato). L’altro, Sandro Frisullo (primo degli eletti dei DS nel 2005, Vice-Presidente della Giunta, potente soprattutto nel Salento), non volendosi dimettere, costringe Vendola ad azzerare la Giunta ed a farne una nuova, cosa che gli attira le ire del PD.
Qualcuno, in particolare gli esponenti del PDL stesso (senza vergogna) e certi organi di stampa ben noti, tenta, a quel punto, di tirarlo in ballo. Chiacchiere, insinuazioni, anche accuse esplicite, si sommano una sull’altra, dando a molti impressioni distorte (e coprendo perfettamente al tempo stesso, agli occhi della gente, quelli che erano coinvolti davvero, soprattutto gli esponenti della stessa destra Pugliese). Con qualche spiffero che comincia a venire anche dal “fuoco amico”.
Poi succede che, in seguito ad un paio di episodi malgestiti da chi di dovere, e prontamente strumentalizzati da coloro di cui sopra, Vendola decida di esprimere delle civili critiche, segnalando come alcune leggerezze commesse da chi di dovere possano diventare strumento per chi ha voglia di intorbidire le acque…E allora, apriti cielo! “Vendola vuole intimidire il PM”! “Vendola come berlusconi” (questa è grossa, e basti vedere quanto accaduto negli ultimi giorni per capire quanto, ndr…)! “Ha qualcosa da nascondere, vedrete che il suo nome comparirà presto”!
Il polverone, insomma, s’è mangiato i fatti. Qualcuno chiede al CSM di “tutelare il PM dal Vendola cattivo”. E gli attacchi di Italia Dei Valori, Prc e qualche settore del PD diventano ormai vergognosamente indistinguibili da quelli dello stesso PDL. Per un mese la gogna mediatica non lo risparmia, nonostante, di fatto, non ci sia un suo coinvolgimento a nessun titolo.
Poi però s’arriva anche il momento in cui i fatti parlano da soli.
L’inchiesta arriva ad un approdo, a definire le persone che vi siano realmente coinvolte. E Vendola non è coinvolto, in nessun modo, checchè se ne dica. E neanche Sinistra e Libertà. Anzi, è da ricordare come il filone dell’inchiesta riguardante la Sanità sia partito da un’inchiesta interna alla Regione Puglia richiesta dallo stesso Nichi Vendola e dal suo nuovo Assessore alla Sanità, dopo la sostituzione di Tedesco. L’inchiesta riguarda il centrodestra e qualche settore del PD. Non Vendola, in alcun modo.
E quanto alla famosa “lettera”, il CSM pochi giorni fa ha respinto la richiesta di “tutela” per il destinatario della stessa. Perché, cito testualmente, “Vendola non ha leso l’indipendenza dei giudici”. Punto. E tutti i meschini paragoni di certa gente vanno a farsi benedire. Quando ci sono i veri attacchi, il CSM non si fa certo pregare.
Si è imbastita, per un mese, una campagna di bugie contro un uomo perbene, che ha fatto sempre della questione morale la sua bandiera, pagando per questo anche prezzi politici alti (paradigmatica appunto la vicenda dell’azzeramento della Giunta. Qualsiasi altro Governatore non avrebbe fatto altrettanto, impantanandosi in una lite col maggior partito della coalizione). Che non solo non ha colpe, ma s’è comportato in maniera impeccabile, anche in questa vicenda. Una campagna costruita sul nulla, e le cui balle sono smentite, ora, in maniera incontrovertibile, dai fatti.
Vendola meriterebbe delle scuse.

giovedì 13 agosto 2009

Ora più che mai: FORZA NICHI

Nel sistema politico italiano, che "tanti risultati" da a questo Paese, c'è un'anomalia. Il suo nome è Nichi Vendola.

4 anni fa, nella Regione storicamente più a destra d'Italia, ed in cui storicamente il campo del Centro-Sinistra era "feudo" di taluni leaders, riuscì a sovvertire tutti i pronostici. Vinse le Primarie contro il delfino degli uomini d'apparato. Vinse le Elezioni contro chi sembrava impossibile da scalzare.

Ed in questi 4 anni ha continuato a far parlare di sè. Continuando a sovvertire quel che sembrava incancrenito. A fare quel che sembrava impossibile. Come consentire a tantissimi giovani pugliesi di studiare fuori e tornare poi nella propria terra per mettere a frutto quel che avevano imparato. Come estirpare il cancro della diossina dell'Ilva. Come portare la Puglia a crescere più del centronord ed avere un'occupazione che cresce del 2% l'anno (rapporto Svimez 2007), e con minore incidenza della precarietà e più rispetto dei vincoli territoriali ed ambentali. E tanto, tanto altro ancora. Dimostrando che c'è un modo di governare come si deve.

Ma non basta: da un anno ha anche osato mettersi a capo della ricostruzione di una Sinistra in questo Paese, dopo il tracollo della Sinistra Arcobaleno lo scorso anno. Superando anche gli ostacoli interni al suo ex Partito. E costituendo, con le persone ed i movimenti politici di buona volontà a Sinistra, un nuovo soggetto. Che nel giro di due mesi, e del tutto sconosciuto al 60% dell'elettorato, riesce subito a raggiungere un milione di voti. In gran parte tolti al PD ed all'Astensione. E che minaccia, se cresce, di "rubarne" ancora (soprattutto a Di Pietro ed all'Astensionismo, ma anche a destra, dicono gli analisti).

Troppo.

E' naturale, che un simile uomo politico dia fastidio. Molto fastidio. Ed è normale che si tenti, in qualche modo, di colpirlo. Scompiglia le carte a troppa gente. A troppi poteri anche economici. A troppi arroganti.

Ed è stato colpito. Con una montagna di fango e di sterco, buttato da chi non avrebbe titolo.

La sua storia personale narra di un uomo politico che ha fatto dell'Onestà la sua bandiera, combattendo contro le mafie, lottando contro la corruzione, rifiutando "contributi" economici da chicchessia. Eppure, il Tg1, IlGiornale, gente come Fitto e Gasparri, e, ultima novità, l'Italia dei Valori (che avrebbe poco da parlare) e certi suoi ex compagni (di cui abbiamo già parlato) lo stanno dipingendo, da settimane, e con grande copertura mediatica, come il centro di chissà quale scandalo.

Un'inchiesta in Puglia in realtà c'è. il Premier ne sa qualcosa. I principali coinvolti sono gente come il suo rivale del 2005 e plenipotenziario (di fatto) del PDL in Puglia, Raffaele Fitto, come Tato Greco (che doveva sfidarlo il prossimo anno, ma pare che dal PDL abbiano cambiato idea...) e compagnia cantante. Un sistema di potere ben marcato.

Un sistema di potere che Vendola ha combattuto. Anche quando il sistema si rivelava PARZIALMENTE trasversale, e c'era da fare pulizia nel campo del Centro-Sinistra. Non ha esitato un attimo a far dimettere assessori "pesanti" e, addirittura, quando s'è reso necessario, ad azzerare l'intera giunta, rischiando lo scontro frontale con un PD che non era tanto dell'idea.

In questa inchiesta Vendola NON è coinvolto. Non è indagato lui, non è indagato nessuno dell'attuale Giunta, non è coinvolta Sinistra e Libertà.

Eppure, per settimane, sul Tg1 ed altri organi di stampa (in mano sappiamo bene a chi...L'informaziona in Italia la controlla uno solo...) si parlava del "caso Puglia", dello "Scandalo Puglia", e, sempre più, di "caso Vendola". Aiutati anche da talune leggerezze di una PM che assomiglia assai poco ai veri eroi che abbiamo conosciuto in Italia, e che ha qualche amica coinvolta in questa storia.

Una settimana fa, Vendola si è permesso di scriverle una civile lettera, nella quale le evidenziava come la sua azione fosse strumentalizzata da certa gentaglia, e si permetteva di esprimerle qualche critica riguardo alcune sue leggerezze.

Questo ha indotto gente come Di Pietro ed il suo Partto (aprite il link...) a sguazzare nel mare di sterco che già Fitto, Gasparri e media berlusconiani gli stavano tirando addosso. Non solo: si permettono anche, in interviste a "Libero" (e già questo è tutto dire...), di fare paragoni meschini.

Tutto questo nei confronti, giova ricordarlo, di un uomo che NON E' INDAGATO, che HA FATTO PULIZIA, e la cui azione di Governo è stata molto più efficace di 1000 blablabla.

Come dice quest'ottimo articolo, sono in molti ad aver interesse a colpire "l'anomalia pugliese". Il miglior esempio di Governo in Italia. L'esperienza guidata da chi può ricostruire la Sinistra in Italia. Sono in molti a voler mettere le mani sulla Puglia.

Se amiamo la nostra Regione, se amiamo la Democrazia e (si, davvero) l'Onestà, abbiamo il preciso dovere di fare quadrato attorno al Presidente.

Ora più che mai: FORZA NICHI. Non mollare! La Politica e la Puglia hanno ed avranno bisogno di gente come te. Di gente onesta, capace, che fa politica per passione (ed ha, per questo, rifuggito più volte la scelta conveniente in quel momento) e dimostra che esiste un modo migliore di farlo. Portando avanti le proprie idee. Portando avanti l'amore per la propria terra. Portando avanti l'Onestà, la Pulizia, e la limpidezza di comportamento tipiche di chi ha una certa storia alle spale. E producendo cambiamento. Quel cambiamento che ho descritto sopra, in quell'insufficiente elenco, perchè c'è tanto altro di cui non ho parlato.

FORZA VENDOLA. SIAMO TUTTI CON TE.

sabato 25 aprile 2009

25 Aprile, Giorno della Liberazione, Festa Nazionale

Lapide ad ignominia

Piero Calamandrei, presso il Comune di Cuneo, 1952
Lo stesso testo appare dal 12 agosto 1993 su una lapide nella piazza di Sant'Anna di Stazzema, luogo dell'eccidio del 12 agosto 1944.

Lo avrai
camerata Kesselring
il monumento che pretendi da noi italiani
ma con che pietra si costruirà
a deciderlo tocca a noi.
Non coi sassi affumicati
dei borghi inermi straziati dal tuo sterminio
non colla terra dei cimiteri
dove i nostri compagni giovinetti
riposano in serenità
non colla neve inviolata delle montagne
che per due inverni ti sfidarono
non colla primavera di queste valli
che ti videro fuggire.
Ma soltanto col silenzio dei torturati
Più duro d'ogni macigno
soltanto con la roccia di questo patto
giurato fra uomini liberi
che volontari si adunarono
per dignità e non per odio
decisi a riscattare
la vergogna e il terrore del mondo.
Su queste strade se vorrai tornare
ai nostri posti ci ritroverai
morti e vivi collo stesso impegno
popolo serrato intorno al monumento
che si chiama
ora e sempre
RESISTENZA

venerdì 10 aprile 2009

Lutto Nazionale

Mi scuso per non aver aggiornato il blog in queste settimane, spero di riuscire a farlo maggiormente in futuro.

Oggi è doveroso scrivere due parole per unirsi al Lutto Nazionale per il Terremoto in Abruzzo.

Una tragedia che mi ha provocato dolore e rabbia.

Vi segnalo alcune iniziative di solidarietà alle popolazioni abruzzesi che abbiamo organizzato.

La mia miù forte solidarietà a tutte le vittime.

lunedì 9 marzo 2009

Ci prendono in giro

"La crisi delle Borse non toccherà l'Italia" Berlusconi e Tremonti, ottobre 2008

"Il 2009 sarà un anno più difficile del 2008" Giulio Tremonti, 5 marzo 2009

"La crisi esiste, ma è vissuta sui media in maniera più drammatica di quella che è" Berlusconi, 6 marzo 2009

Lo vedrebbe anche un bambino che ci stanno prendendo in giro...E non solo sulla crisi!

Blaterano di "sicurezza sicurezza" (c'hanno fatto una campagna elettorale) e poi tagliano 1 miliardo di Euro alle forze di Polizia (per poi mettere le ronde...Che creano più problemi che altro).

Blaterano dicendo che "ci serve autosufficienza energetica subito", ed invece di investire sulle rinnovabili che fanno? RIPESCANO IL NUCLEARE! Roba che tutta Europa se lo sta levando! Come se avessimo tutto quest'uranio...Senza contare che tra 20 anni l'uranio finisce (e intanto il prezzo salirà vertiginosamente), e per costruire una centrale nucleare ce ne vogliono almeno 15...

Ma come si fa a votare Pdl?

martedì 17 febbraio 2009

Addio Walter

L'ennesimo disastro ha convinto Veltroni a fare quanto avrebbe dovuto fare già dopo il ballottaggio di Roma: dare le dimissioni.

Portato nella Segreteria del PCI (dove si rese protagonista di un inciucio con Craxi che favorì una delle leggi salva-reti fininvest), poi Direttore dell'Unità, nel 1994 si candida a Segretario del PDS. E perde. Diviene Segretario dei DS nel 1998, perchè D'Alema sta andando a Palazzo Chigi. E porta la Quercia al minimo storico (16,6%). Nel 2001, poco prima della disfatta, se ne scappa a fare il Sindaco di Roma. Durante quegli anni giura e spergiura che si farà due mandati da Sindaco e poi andrà in Africa. Ed assolutamente non avrà altri ruoli politici. Purtroppo non andrà così.
Nel 2007, infatti, si candida alla Segreteria del PD. Appoggiato da tutti i DS (per i quali Fassino aveva fatto il suo ultimo atto da leader imponendo che tutti appoggiassero Uolter e stoppando Bersani che si voleva anche lui candidare) e dallo stato maggiore della Margherita (Rutelli-Marini-Fioroni-Franceschini), vince comodo contro Bindi e Letta (appoggiati da due minoranze dell'ex Margherita).
Durante il Congresso dei DS, tutti i favorevoli alla creazione del PD avevano detto e stradetto che quel Partito che loro volevano creare sarebbe stato "il collante del Centro-Sinistra", "il timone dell'Unione" ecc.
Veltroni, invece, subito spariglia le carte alla coalizione. Su molti temi fa intervenire il suo Partito a gamba tesa. Imponendo la sua posizione, a discapito di quella del Programma dell'Unione, e scatenando le proteste degli alleati di Sinistra.
A gennaio 2008, un anno fa, mentre la coalizione, in seguito ad un'inchiesta che aveva provocato il passaggio dell'UdEur all'appoggio esterno, viveva un momento di tensione, provocato anche da una discussione sulla legge elettorale causata da un Referendum che sembrava si dovesse tenere su di essa, annuncia, fresco come un quarto di pollo, che alle elezioni successive il PD sarebbe andato da solo. E guarda caso (anzi, non per caso, proprio per questo, l'hanno detto loro stessi, non facendoci peraltro una gran figura a dirlo, quindi vien da pensare che non l'abbiano fatto per ragioni tattiche...), l'UdEur passa dall'appoggio esterno alla sfiducia. Ed il Governo Prodi, che doveva durare 5 anni, va a casa dopo un anno e mezzo.
Si va al voto, e va da solo davvero. Anzi no, si allea con l'Italia dei Valori (partito tra quelli che più volte, all'interno della maggioranza, avevano votato contro il Governo su vari argomenti). E taglia i ponti con tutto quel che sta alla sua Sinistra, accusandoli di essere stati la causa della debolezza di Prodi. Loro, che non avevano MAI fatto mancare i loro voti al Governo, e che avevano espulso coloro che avevano votato diversamente una volta (mentre Veltroni non faceva altrettanto con la Binetti, che votava contro la fiducia...), diventavano i pazzi estremisti con cui non ci si poteva più alleare.
Nelle liste faceva incetta di gente come Calearo (il Presidente di Federmeccanica, l'uomo che aveva costretto gli operai metalmeccanici a fare ore ed ore di sciopero per avere il rinnovo di contratto a cui avevano diritto), Colaninno (cognome che risentiremo sulla vicenda Cai...), Ichino (quello che vuole levare l'Art. 18), mettendoli in testa alle liste. Capolista pure la Binetti (quella che aveva votato contro la fiducia).
Per tutta la campagna elettorale inneggia alla "fine dell'antiberlusconismo". Poi riesce a salvare il risultato proprio richiamandosi a questo. Chiedendo agli elettori di Sinistra di votarlo, perchè "sennò vince berlusconi" (con Franceschini che paragonava Mussi e Giordano a Nader...). Riuscirà a prenderne i voti, distruggendo la Sinistra Arcobaleno (che si, ok, aveva i suoi problemi, altrimenti non sarebbe stato così facile risucchiarne i voti), che finisce fuori dal Parlamento. Ma quanto al non far vincere berlosco, beh, nulla di più lontano. Il PDL è il primo partito d'Italia, PDL-Lega-Mpa staccano PD-IDV di più di 9 punti (il PDL da solo avrebbe vinto, anche senza la Lega). La Lega straripa, all'8%. Berlosco riesce a stravincere, senza l'UDC, come fino ad un anno prima nemmeno lui sognava.
Eppure, dopo il voto, pare quasi che abbia vinto. Pare quasi che i vincitori siano due. Quando invece è uno solo, ed in maniera talmente netta che tutti gli altri non possono non considerarsi risultati disastrosi.
E dopo aver perso il Governo e le Politiche, perde anche Roma. Che dopo 15 anni passa alla destra. Sindaco Alemanno. Manco negli incubi peggiori.

Parte lo sgoverno di berlosco, e lui straparla di dialogo. Berlosco fa il Lodo Alfano, ed il PD non va in piazza, differentemente da tutti gli altri (vabbè, poi quella manifestazione aveva un grosso difetto, un intervento che non ci doveva essere...Ma è un altro discorso). Maroni decide di prendere le impronte ai bambini Rom, ed i Sindaci del PD in coro dicono "potevamo pensarci noi", prima che qualcuno, guidato da Rosy Bindi, dica finalmente che è uno schifo, non lasciando solo la Sinistra a dirlo. Sulla riforma Gelmini, brillano per due mesi per la loro assenza. Al massimo qualche dichiarazione di lieve critica per i "tagli esagerati", ma anche interventi a sostegno (Luigi Berlinguer che chiedeva alla Gelmini di andare avanti...), mentre Mussi e Cento andavano a portare la vicinanza nelle Scuole Occupate...Poi esplode l'Onda, e si accodano (assieme a Di Pietro).
Ma ogni posizione diversa dallo sgoverno che prendono, la prendono con mille distinguo, sfumandola, attenuandola, indebolendola. Perchè? Non si capisce. Poi tutti i favori che fanno alla destra negli ultimi due mesi, li ho elencati nel post sotto, e non mi sto a ripetere.
Mentre una ricomposizione di rapporti, per ricostruire un Centro-Sinistra (come auspicato ad esempio da D'Alema), non avanza per nulla. Non ci si lavora affatto.
E intanto le sconfitte continuano. Dopo aver perso il Governo, le Politiche, Roma, perde anche l'Abruzzo, in novembre.
E ieri, colmo dei colmi, la Sardegna. Elezione ampissimamente e nettamente condizionata dallo scenario nazionale, come dimostra il fatto che la presenza di berlosco ha ribaltato un esito che sembrava scontato a favore di una riconferma dell'ottimo Presidente uscente Soru. Evidentemente era troppo anche per lui.

Adesso va via. Sceglie di non aspettare la probabile disfatta alle Europee (dove i sondaggi danno il PD al 24%). Meglio sarebbe stato che l'avesse fatto molto prima.

Ed ora al lavoro più di prima, per ricostruire la Sinistra ed un nuovo, vero, Centro-Sinistra. Un compito difficile, perchè ancora non sappiamo cosa verrà fuori da lì, e perchè quando una cosa è rotta, poi ricostruirla è complicato. Ma è anche assolutamente necessario.

Addio Walter. Non mi mancherai. Spero che i danni che hai fatto non siano irreparabili...Lo vedremo molto presto

domenica 1 febbraio 2009

Euro-Truffa

Il gruppo dirigente del PD (nonostante significative prese di posizione in contrario si siano registrate da più parti, da D'Alema alla Pollastrini, dagli Ulivisti alla sinistra interna -che finalmente batte un colpo-, da Livia Turco alla Segreteria Regionale del Piemonte) e quello del PDL hanno raggiunto l'inciucio.

Su cosa? Oh, ma è facile dirlo. Cosa interessa davvero a loro? La legge elettorale! Ma non quella Nazionale, il famoso "Porcellum", che andrebbe davvero cambiato. No! Quella delle Europee...Che non ha mai dato alcun tipo di problema!

Ricordo che al Parlamento Europeo non si elegge una maggioranza di governo, nè c'è un problema di "frammentazione", in quanto gli Europarlamentari sono poi organizzati in gruppi su scala Europea, che rimangono tali.

Che bisogno c'era, quindi, di modificare la Legge Elettorale (attualmente proporzionale puro con 3 preferenze)? NESSUNO.

Della questione s'era già discusso mesi fa, quando da parte di "Forza Italia" s'era avanzata l'idea di mettere lo sbarramento al 5% ed abolire le preferenze. Una tagliola alta, per affossare definitivamente Storace, non avere la concorrenza dei molti partitini di centro-destra presentatisi nel PDL alle politiche (ed anche dell'MPA di Lombardo) e mettere in difficoltà l'UDC, e le liste bloccate, per evitare che all'interno del PDL la concorrenza di AN, più radicata sul territorio, si facesse sentire.

Voci di corridoio raccontavano che a Veltroni la proposta, per ragioni interne ed esterne, non dispiacesse. Ma, per altrettante ragioni (rapporto con l'UDC, pressioni interne), non s'è potuto sbilanciare, ed ha dovuto far finta di opporsi.

Intanto UDC, MPA ed Italia dei Valori in Parlamento annunciavano l'ostruzionismo. E col voto segreto, ed i malumori di AN ed anche della Lega, rischiava di saltare tutto. Inoltre, le forze neo-extraparlamentari s'erano fatte sentire, e lo stesso Napolitano era intervenuto chiedendo di "non attuare una riforma non condivisa"...

A quel punto, dai vertici di forzitalia hanno deciso che non ne valeva la pena, di modificare una legge facendo un favore sì a se stessi, ma anche a Veltroni, assumendosene tutto il peso (anche di fronte alla campagna che giustamente stava esplodendo nell'opinione pubblica a favore delle Preferenze, già eliminate alle Politiche causa Porcellum), e rischiando pure che la cosa saltasse.

Tutto sembrava archiviato, ma...Ecco che il gruppo dirigente del PD si mette in moto. Loro lo sbarramento lo vogliono! Dicono (per salvare la faccia) di volerlo al 3%, ma comunque non vogliono rinunciarvi.

Da Palazzo Chigi più volte rispondono picche, poi fanno qualche controproposta che riavvicini il tutto al sistema che aveva chiesto Forzitalia. Ma al Loft Veltroni finisce in minoranza, e l'accordo, su queste basi, non si raggiunge. Anche perchè, dall'altra parte, il PDL non cede ancora, e la Lega fa sapere che è contraria. Almeno in quel momento.

Ma Veltroni-Bettini-Tonini-Soro-Franceschini non mollano (oh, avessero sta pervicacia quando si tratta di fare opposizione alle scelte disastrose di sto sgoverno! Mannaggia a loro...), continuano a proporre di mettere lo sbarramento "al 4% come punto di mediazione" (...). E all'improvviso...Toh! PDL e Lega cambiano idea, e si raggiunge "il grande accordo"...

A che prezzo? Presto detto! Il PD "avvia il dialogo" sulla Giustizia, si astiene al Senato sul Federalismo, e, con 100 deputati assenti, salva Cosentino (il sottosegretario in odor di camorra) dalla mozione di sfiducia alla Camera. Chiaramente lo scambio non è dichiarato, ma che non ci sia lo credono solo i fessi. E' troppo evidente per essere una coincidenza.

Tutto per una cosa che NON SERVE, e che avrà l'unico effetto di togliere rappresentanza a pezzi di Paese (dopo che già abbiamo un Parlamento che rappresenta solo i 2/3 degli Italiani, tutto questo la Democrazia -una cosa a cui un Partito che si definisce "Democratico" dovrebbe tenere!- la indebolisce PARECCHIO!).

Ma dato che tutte le "grandi motivazioni" che danno sono palesemente infondate, PERCHE' LO FANNO?

E' semplice: si tratta di una gigantesca truffa che vogliono fare all'elettorato.

Il gruppo dirigente del PD è in crisi (è sin troppo chiaro). Fin'ora le ha perse tutte, checchè se ne dica. Perso il Governo, perse le Elezioni, persa Roma, perso l'Abruzzo, in caduta libera nei sondaggi (addirittura al 23% secondo alcuni...23% è la quota che raggiunsero i DS, da soli, alle Amministrative del 2004...). Tutti gli analisti concordano che alle Europee si gioca tutto. Anche perchè altri potenziali leader cominciano a non nascondersi nemmeno più troppo.

Se alle Politiche erano riusciti a raggiungere il 33% con la truffa del "voto utile" (riuscita: avevano illuso la gente che avrebbero potuto vincere, ed hanno risucchiato molti voti che altrimenti sarebbero andati a Sinistra) e demonizzando gli ex alleati, dipingendoli come pazzi estremisti e ponendo sempre l'attenzione (approfittando che non potevano difendersi, dato che i media li oscuravano) sulle loro componenti più radicali ed identitarie, alle Europee questo non lo potevano certo fare.

Perchè alle Europee non c'è premio di maggioranza. E perchè, a Sinistra, sta accadendo qualcosa che loro stessi dicevano di auspicare: un processo unitario, che sta portando alla nascita di un vero soggetto politico, rinnovato (tanto che quelli più legati alla "falce e martello forever" se se sono tirati fuori, causando le note spaccature in Rifondazione Comunista, con Vendola che messo artificiosamente in minoranza è stato costretto ad uscire dal Partito assieme alla sua componente, favorevole a questo processo) ed unitario.

Questo soggetto, chiaramente, è ben più concorrenziale non solo dei Partiti precedenti, ma anche della stessa Sinistra Arcobaleno. I sondaggi lo davano poco sopra il 3% (cmq superiore alla quota raggiunta dall'Arcobaleno in aprile, nonostante l'assenza di alcuni pezzi), e con grandi potenzialità di crescita. Un concorrente a Sinistra (sul versante che il PD, nella sua rincorsa moderata, ha completamente abbandonato), che può rosicchiare altri consensi (certo, anche un potenziale alleato per ricostruire un Centro-Sinistra che possa ambire a vincere, ma Veltroni tiene più alla sua poltrona...). Un grande fastidio, per chi si sta giocando tutto. E allora?

E allora, visto che non si può usare il "voto utile" e non li si può demonizzare come "pazzi estremisti" (o almeno, salterebbe più agli occhi la contraddizione), ecco che si mette un bello sbarramento (ma caspita, gli facciamo proprio paura...). Perchè? Perchè così si può far credere alla gente che "La Sinistra" nasce solo per scopi elettorali, che "è solo un cartello" (quando è dal 20 settembre che ci lavoriamo, e quando sembrava che sbarramenti non ce ne fossero il lavoro è proceduto anche più velocemente!), ponendola in cattiva luce, e tentando di far credere che un voto ad essa sia "disperso", a causa proprio dello sbarramento messo da loro.

Una truffa. Un'Euro-Truffa.

E pur di farla, hanno lasciato via libera al centro-destra sulle peggiori porcherie (preparandosi a farlo anche sul "dialogo" sulla giustizia...). Non rendendosi nemmeno conto che in questa maniera proprio il PDL, su scala europea, potrebbe essere il partito che ha più vantaggi, in quanto "sterilizzando" i "nanetti" del centro-destra, potrebbe puntare a diventare il primo gruppo all'interno del PPE, spostando a destra tutto l'asse politico europeo. E trattandosi di "voti assoluti", e non di confronti col PD, nessun voto al PD potrebbe impedire questa cosa.

Vanno avanti. Nonostante varie loro aree interne, interessate a ricostruire un Centro-Sinistra che possa ambire a vincere (e, quindi, al fatto che possa rinascere una forte Sinistra, con cui stringere accordi programmatici seri), abbiano detto "fermatevi".

Non gli interessa di favorire la destra, di fare un'operazione che non serve al Paese ed anzi toglie rappresentanza e quindi Democrazia, di indebolire una prospettiva di forte Centro-Sinistra in futuro. Non gliene frega niente.

Vogliono solo far passare la loro truffa per salvarsi la poltrona. Come dall'altro lato vogliono anch'essi far passare la truffa per rafforzarsi nei confronti della CDU (nonchè avere un'Opposizione in Italia che continui ad essere dominata da certa gente che continua a perderle tutte).

Non resta che sventare questa truffa. Votando La Sinistra, e facendole superare lo sbarramento. E facendo si che PD e PDL prendano meno voti possibile.

martedì 27 gennaio 2009

MAI PIU'

Oggi, 27 Gennaio, è la giornata della memoria.

In questo giorno si ricordano le 17 milioni di vittime dell'Olocausto nazista, tra cui 6 milioni di Ebrei (e poi Rom, Sinti, Omosessuali, Disabili, Malati, Prigionieri di Guerra, Slavi, nemici Politici, Testimoni di Geova, Pentacostali...Tutti loro sono stati anch'essi vittime dei disegni criminali del nazismo, e troppi se ne dimenticano, perseguitandoli ancora).

Ma anche le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.

Qualcuno, 65 anni fa, ha creduto di poter decidere che alcune persone non meritavano di vivere. E così, prima le ha sottoposte ad orribili trattamenti, ed infine le ha portate alla morte nelle camere a gas e nei forni crematori.

Un massacro terrificante, che non bisogna MAI dimenticare. Perchè chi dimentica i propri errori è condannato a ripeterli.

Anche perchè, anche il nostro Paese non fu esente da colpe. Anche qui ci furono le leggi razziali. Anche da qui in moltissimi furono deportati ed assassinati.

E non posso non provare orrore, nel vedere ancora gente che gioca a fare il naziskin, non rendendosi conto di cosa voglia dire.

CONSERVIAMO LA MEMORIA

"Voi che vivete sicuri
Nelle vostre tiepide case,
voi che trovate tornando a sera
Il cibo caldo e visi amici:
Considerate se questo è un uomo
Che lavora nel fango
Che non conosce pace
Che lotta per mezzo pane
Che muore per un sì o per un no.
Considerate se questa è una donna,
Senza capelli e senza nome
Senza più forza di ricordare
Vuoti gli occhi e freddo il grembo
Come una rana d'inverno.
Meditate che questo è stato:
Vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
Stando in casa andando per via,
Coricandovi alzandovi;
Ripetetele ai vostri figli.
O vi si sfaccia la casa,
La malattia vi impedisca,
I vostri nati torcano il viso da voi."
(Primo Levi, "Se questo è un uomo")

MAI PIU'

lunedì 26 gennaio 2009

Un mondo da interpretare

"Noi siamo convinti che il mondo, anche questo terribile, intricato mondo di oggi, può essere conosciuto, interpretato, trasformato, e messo al servizio dell'uomo, del suo benessere, della sua felicità. La lotta per questo obiettivo è una prova che può riempire degnamente una vita"
(Enrico Berlinguer)

Scusate l'interruzione. Negli ultimi tempi ho avuto poco tempo da dedicare a molte cose, ed il blog è stata una di queste. Mi auguro di rimediare.

La guerra tra Israele e Palestina pare finita, finalmente. Ma per settimane abbiamo assistito ad un gigantesco massacro. La mia posizione l'ho espressa nel precedente post, e non sto qui a ripeterla, mi sembra abbastanza chiara. Quel che aggiungo, a guerra svolta, è che il Governo Israeliano ha fatto qualcosa che definire "reazione sproporzionata" è davvero dire poco. Certe immagini sono qualcosa di raccapricciante per qualunque coscienza, ancor più per quella di chi, come me, il diritto di Israele all'esistenza non l'ha mai messo in dubbio. C'è qualcosa che si chiama "crimine di guerra". Le stragi deliberate di civili, con teste di bambini che cadono in terra ed impossibilità assoluta di scappare, sono qualcosa che violano questo limite.
La fine delle ostilità lascia una striscia di Gaza che è un cumulo di macerie, con Hamas più forte che mai (almeno così temo), ed un numero esorbitante di ferite che sarà dura rimarginare.
Mentre qui da noi, a fronte di una bella manifestazione per la Pace svoltasi ad Assisi ed organizzata da Arci, Tavola della Pace, SD, Sinistra e varie Associazioni, c'erano da un lato manifestazioni "con Israele senza se e senza ma" dove si giustificava ogni cosa e si lanciavano slogan deliranti come "Israele è il nostro avamposto contro il nemico islamico che avanza" (e sta cazzata l'ha detta un ex Ministro della Repubblica Italiana, attualmente con un ruolo di primo piano in Parlamento nel PDL...), dall'altro molti hanno ripreso a scambiare la giusta lotta per dare alla Palestina uno Stato ed ai Palestinesi la possibilità di vivere bene, con un dover agitare l'odio verso gli altri, con gli inquietanti inviti (lanciati da qualcuno a Roma) a boicottare i negozi delle comunità ebraiche (roba che mi ricorda tristi vicende che anche l'Italia ha vissuto!) ed un antisemitismo strisciante che si risveglia...

Dare la Pace a questo Mondo è una sfida difficile. Parte importante di quella sfida difficile che rappresenta una delle cose più complesse di quella "prova che può riempire degnamente una vita" che Enrico Berlinguer richiamava.

Adesso però pare che il Mondo sia cambiato. Qualcosa è cambiato sicuramente. Magari non quanto spera qualcuno. Sto parlando, penso si sia capito, del fatto che è arrivato Obama.
La sua Presidenza è un'altra cosa che richiede più lavoro interpretativo di quel che sembra. Quando scrissi il post pre-elettorale, a qualcuno sembrò che io volessi fare il bastian-contrario. Non è certo così.
I cambiamenti sono evidenti. Nelle parole e nei fatti. La chiusura di Guantanamo toglie al Mondo una delle sue vergogne. L'intenzione di lasciare l'Iraq e di cambiare strategia in Afghanistan (Biden ha detto che bush gli ha lasciato un macello...La logica conseguenza penso sia che la strategia vada cambiata...), le parole di critica al mercato, l'intenzione di sottoscrivere Kyoto, di lanciare le rinnovabili, di costruire un sistema sanitario pubblico (anche se su quest'ultima lo aspetto al varco...) sono cose che, per quel Paese, rappresentano un punto di discontinuità netto, che sarebbe stupido non apprezzare (al di la poi del valore simbolico della sua vittoria, in un Paese che 40 anni fa ammazzava Martin Luther King). Il paragone con bush (che NON mi mancherà!), poi, rischia di essere persino impietoso.
Ma se sbaglia chi chiude gli occhi di fronte a tutto questo (ed in Italia qualcuno lo fa, qualche "estremista", ma anche una buona parte di una destra che non vuol vedere quanto tutte le sue parole d'ordine siano messe in disparte).
Ma al tempo stesso sbagliano quelli che ne vorrebbero fare "il modello a cui si deve ispirare la Sinistra in Europa". Sbaglia perchè lo decontestualizza, perchè fa mille errori concettuali. E perchè, non rendendosi conto di quel che dice, finisce per togliere valore alla stessa vittoria di Obama, che è meravigliosa soprattutto perchè è giunta lì.
Molte delle cose che si annunciano (e che avrà cmq difficoltà a fare, dovrà lottare contro tutte le resistenze del suo Partito, che è pieno di gente, diciamo così, "moderata", e molti di loro è stato costretto a prenderseli nel suo Governo...), se per gli Usa sono un cambiamento straordinario, in molti Paesi d'Europa sono cose acquisite persino dalle forze conservatrici (e fino ad una quindicina d'anni fa era così anche in Italia...). E allora magari non colgono la vera lezione data dalla sua vittoria: quella di avere il coraggio di essere se stessi, di fare proposte radicali (quando sono giuste), di non rincorrere le destre sul loro, disastroso, terreno. Tutte cose che molta gente ha dimenticato come sia possibile fare.
In ogni caso, il suo arrivo, e la fine del bushismo, mi auguro portino al Mondo un superamento di una logica che negli ultimi 20 anni (e non solo) è stata predominante. Quella dell'uso della forza. Della sopraffazione. Del "diritto naturale". Qualcuno ha detto che la guerra tra Israele e Palestina sia finita perchè arrivava lui. Francamente non credo che sia così, ma voglio sperare che in qualche maniera possa incidere il fatto che il Paese più potente del Mondo non sia più guidato da guerrafondai puri ma da una persona che dice di porre al primo posto il dialogo...Vedremo!

Ma di cose da sbrogliare ce ne sono tante anche in casa nostra...

La banda dei venduti (Cisl-Uil-Ugl) ha firmato, con Confindustria e Governo, una "riforma del modello contrattuale" che a me, da futuro lavoratore (si spera!) fa PAURA. Riduce le garanzie dei lavoratori praticamente dapertutto. Si sa, il lavoratore, nella contrattazione, è la parte debole. Più i lavoratori si uniscono, più forza hanno, e più possono ottenere. Beh, questa "riforma" (Sic!) che fa? Toglie alla contrattazione nazionale buona parte del suo "peso", la riduce a mera contrattazione "regolativa", delegando il resto azienda per azienda, se non al contratto individuale (cioè "te la vedi da solo"). In più, cancella molti degli strumenti, già insufficienti, atti ad adeguare i salari all'inflazione.
Facile capire in cosa si tradurrà tutto questo: SALARI ANCORA PIU' DA FAME DI QUELLI DI OGGI. Che già sono bassissimi. Un'assurdità!
In tutto questo, la CGIL è l'unica a fare la cosa giusta, non firmando. E beccandosi le critiche di mezzo PD, più gli "auspici" di Veltroni perchè "si riesca a comporre l'accordo". Come se ci fossero divergenze di piccolo cabotaggio!
D'altronde, come segnala un bell'articolo di Tania Passa sul sito di Articolo 21, ai convegni organizzati dal PD gli inviti vanno a: 1) Confindustria 2) CNA 3) CISL. Il loro mondo è quello. Disgrazia ha voluto che siano, con Di Pietro, gli unici dell'Opposizione in questo attuale Parlamento (cosa che va modificata quanto prima).

Scene simili si sono viste sul Federalismo Fiscale. Una legge che toglie al Sud e da al Nord, in qualunque maniera la giri e la volti. Questo articolo, scritto dall'ex Sottosegretario all'Economia Alfiero Grandi, spiega, brevemente ma chiaramente, quanto sia folle approvarlo.
E PD ed Italia dei Valori in Senato che hanno fatto? SI SONO ASTENUTI!
E questa sarebbe un'Opposizione???

Invece di affrontare i problemi, sbrogliare le situazioni, combattere le cose sbagliate, preferiscono accodarsi, astenersi, rincorrere la destra e persino la Lega?

O la questione è un'altra, e riguarda il fatto che il PD, preoccupato dai sondaggi che lo danno in caduta libera, tenti di "coprirsi a Sinistra" con uno sbarramento che spera gli faccia salvare i suoi voti, e per questo è disposto ad inciuciare col Governo in maniera vergognosa?

Perchè una cosa poco chiara, nel loro comportamento, c'è: come mai tanta debolezza su questi temi, e tanta energia per promuovere il cambio della Legge Elettorale Europea in zona-Cesarini? Con interventi di qualche fedelissimo di Veltroni che si susseguono ogni giorno?

E' a questa gente che ci si dovrebbe affidare? Specie contro uno sgoverno come questo, che toglie ai poveri per dare ai ricchi, toglie al Sud per dare al Nord, si accanisce contro i più deboli (vedi immigrati), taglia i servizi pubblici a tutto andare? Dovrebbero combatterlo questi qui? Che pare adesso vogliano accordarsi pure sulla Giustizia (con un Governo guidato da un pregiudicato)?

E lasciamo perdere, per carità di patria, le boutade del Governo stesso, che vuol far credere di aiutare i poveri dando ai ricchi (e tagliando le tasse ai ricchi e favorendo gli evasori fiscali), di "far risorgere il Sud" tagliandogli le risorse, di "fare una Scuola migliore" tagliandole i fondi, di risolvere le cose con un pasticcio come la Social Card...

Essenziale ed urgente, quindi, si rivela ancor di più la ricostruzione della Sinistra. Una ricostruzione che sta partendo. Stamattina ho sentito le parole di Nichi Vendola al seminario di RPS. Ha detto le cose che qualunque persona di buonsenso vorrebbe sentire. A lui ed alla sua componente di Rifondazione costa fatica, questo processo. So cosa vuol dire fare una scissione. Noi di SD ci siamo passati un anno e mezzo fa. E' doloroso, ti lascia un vuoto dentro. Ma al tempo stesso, quando è necessario sarebbe ancor peggio non farlo. L'urgenza della ricostruzione della Sinistra non poteva aspettare le pene di chi pensa di risolvere tutto con una Falce e Martello (simbolo che andrebbe salvato da questa gente che ne rovina la storia), di chi non vuole l'unità perchè c'è "il tema della rivoluzione", di chi ha nostalgia del muro di Berlino.
Se aspettavi in eterno questa gente, non l'avresti costruita mai, la Sinistra. E non si può più aspettare. Il Paese ne ha bisogno, di una Sinistra seria, che non rinunci ad essere se stessa ed al tempo stesso non si chiuda in piccoli cantucci ormani nemmeno così sicuri.
Questo percorso vedrà in febbraio gli appuntamenti di consultazione popolare. Le "Primarie delle idee", in cui sarà la gente a definire i tratti identitari della Sinistra Italiana. Le priorità che dovrà affrontare. Le caratteristiche che dovrà avere.

E' urgente. Perchè la frase di Berlinguer è vera ancor più oggi di allora. E non si può rinunciare a quella sfida per morire di moderatismo, come il PD, o di feticismo del simbolo, come Ferrero. E soprattutto non può permetterselo il Paese, che del ritorno della Sinistra ne ha un bisogno, quello si, estremo.

venerdì 2 gennaio 2009

Basta con questa guerra

I Popoli di Israele e Palestina tornano a non avere pace (se mai ne hanno avuta).

E' riscoppiata la guerra. Un altra volta. Anche stavolta scatenata da quei pazzi ultranazionalisti e guerrafondai di Hamas e dai loro attacchi omicidi ingiustificati. Anche stavolta il Governo israeliano (che continua a non rispettare gli accordi che ha firmato) ha reagito scatenando il massacro, un massacro terribile che sta distruggendo Gaza e la sua Popolazione (ed ora la sua Ministra degli esteri dice che non ci sarebbe emergenza umanitaria!).

Avevamo già visto tutto questo, due anni e mezzo fa, nell'estate del 2006. All'epoca in tutto ciò si unì Hezbollah (altro gruppo criminale, nazionalista e guerrafondaio. In Europa li definiremmo "estrema destra") dal Libano, con successiva invasione del Libano stesso (il cui Governo, che aveva Hezbollah come nemico intenrno, nulla c'entrava). Stavolta almeno questa ce la dovremmo risparmiare. Ma per il resto si sta ripetendo tutto, tragicamente, come allora.

A pagare, come sempre, come in tutte le guerre, è la gente. La gente di Gaza che si vede bombardata e vede il suo Paese (o quel poco che ne rimane) distrutto, quella che abita in Israele che ogni giorno teme i razzi di Hamas.

Qualcuno potrebbe chiedermi "da che parte stai?". La risposta è "dalla parte di chi vuole la Pace". Dalla parte di Abu Mazen, Presidente eletto dell'Autorità Nazionale Palestinese la cui autorità è stata svuotata. Dalla parte dei Pacifisti Israeliani che non si vedono rappresentati nè dal loro Governo (che magari molti di loro avevano votato, stando ai programmi di Kadima&c.), nè tantomeno dal principale partito di opposizione (il Likud, altri nazionalisti e guerrafondai), l'unica forza leggermente vicina a loro (il Meretz) al momento ha un peso quasi nullo.

Di certo non posso stare nè con Hamas, che continua a fare la guerra ad un altro popolo tentando di distruggerne lo Stato, nè col governo israeliano, che tanti bei proponimenti dichiara, e poi reagisce ad Hamas scatenando massacri che avranno l'unico effetto di colpire la gente comune e di rafforzarla.

L'unica soluzione è "Due Popoli, Due Stati". Sembra tanto semplice, eppure c'è chi la rifiuta, e chi non riesce mai a perseguirla fino in fondo (forse perchè non vuole...).

Eppure qualunque altra soluzione, sia quella che prevede la distruzione di Israele (folle idea che qualcuno in Hamas ancora cova), sia quella che preveda una non reale nascita, o un'esistenza precaria (quasi da protettorato), magari "dimezzata" di quello Stato Palestinese che gli accordi del 1948 prevedevano (idea che qualcuno in Israele coltiverà pure, dato che gli accordi si continuano a non attuare!), è chiaramente sballata, iniqua, portatrice di altro sangue.

Quand'è che questi due Popoli potranno finalmente avere Pace? Perchè le popolazioni devono pagare per le follie di due gruppi di guerrafondai che hanno il potere militare nelle due fazioni?

Quand'è che si smetterà di utilizzare la Religione per fomentare qualcosa che di certo non c'entra nulla con essa (almeno se parliamo di quelle Religioni che riconoscono i 10 Comandamenti, tra cui "non uccidere"), come la guerra?

Soprattutto: quand'è che i ragazzi Israeliani e Palestinesi, Ebrei ed Arabi (e Cristiani, e di qualunque altra Religione) potranno percorrere una Terra che per tutte le loro Religioni è Santa nell'unico spirito che sarebbe adatto, quello della fratellanza?

Questo momento sembra lontano. Troppo lontano. E da credente mi ha fatto male veder riscoppiare questi massacri nella terra in cui sono avvenuti i fatti di cui proprio in questi giorni celebriamo la ricorrenza.

PACE AI POPOLI DI PALESTINA ED ISRAELE. BASTA CON QUESTA GUERRA.