lunedì 22 dicembre 2008

La Sinistra ha le mani pulite

E' riesplosa la Questione Morale.

A dire il vero non è che fosse mai passata, considerato che c'è un plurinquisito a capo del Governo, c'è un Sottosegretario che è noto per essere il rappresentante del Clan dei Casalesi, ed il Partito di maggioranza relativa attuale è pieno zeppo di condannati per reati di vario tipo, dalla corruzione alla mafia.

Ma quel che accade oggi fa notizia. Perchè colpisce il PD. Quell'armata brancaleone sembra aver perso qualunque punto in comune con la migliore eredità storica e le migliori tradizioni che portavano in dote i DS (mio ex Partito). E quindi, oltre ad avere una linea politica raffazzonata e confusa, essere incapace di fare Opposizione in maniera decente e quant'altro, da qualche giorno lo si scopre anche vulnerabilissimo alla questione morale.

In questo clima, una cosa la rivendico con orgoglio: LA SINISTRA HA LE MANI PULITE.

In questa bufera non c'è coinvolto NESSUN esponente nè di SD, nè della nuova forza politica della Sinistra che stiamo costruendo.

Posso dirlo forte: io sto con gente perbene. Mi auguro che il Popolo Italiano torni a premiarle.

domenica 14 dicembre 2008

Il Popolo ha parlato. Adesso lo si ascolti

L'Ambra Jovinelli s'è dimostrato troppo, troppo, troppo piccolo. La cosa era in qualche modo prevista, ma non in queste dimensioni. Fuori, nell'ingresso o nella piazzetta antistante, c'era almeno altrettanta gente di quanta ce n'era in sala.
Dal palco, un intervento dopo l'altro, tutti della Base, del "Popolo della Sinistra", dei semplici Compagni. Un messaggio che praticamente tutti li accomunava: Fate il Partito. E fate presto.
Ancor più netta la platea, che ha urlato più volte "Partito! Partito!".
Se era la volontà della Base, del Popolo della Sinistra, che si aspettava, beh, eccola. Adesso la rispetti e la si segua, e bando ai tatticismi.
Abbiamo bisogno di un soggetto politico che torni a scaldare i cuori della gente. Non ci servono il rimanere divisi o dei cartelli elettorali senz'anima (che tra l'altro tutti i Segretari dei 4 Partiti rifiutano). E non ci serve appoggiarci ad altri Partiti che di Sinistra non sono. Non è questo, che la gente vuole.
Peraltro, anche a livello "strettamente politico" il progetto suscita interesse. Tra i Verdi (In platea, oltre a Cento ed altri che hanno lanciato l'appello del 7 Novembre, c'era anche Grazia Francescato, che ha poi dichiarato che ad un progetto politico direbbe di si), ed anche tra una parte degli aderenti al PS (anche se non a Nencini). Ma sempre in presenza di un progetto vero, che vada avanti in maniera concreta. Non di cartelli confusi senza progetto reale, riproposizione del soggetto confuso travolto (e ne porto personalmente ancora i segni nell'animo) il 14 Aprile.
Il nuovo soggetto deve esserci, ed esserci in maniera concreta. E deve essere rappresentato nelle prossime scadenze. Come nuovo soggetto, l'unico che decide (ed è legittimato a farlo) di rappresentare "La Sinistra" in quanto tale (non sue parti o cose diverse), non come altro. Un Partito della Sinistra.
Questo ha chiesto, a gran voce, la nostra gente.
Il Popolo ha parlato. Adesso lo si ascolti.

mercoledì 10 dicembre 2008

Sciopero Generale

Venerdì 12 Dicembre SCIOPERO GENERALE

Thyssenkrupp, un anno dopo

Poco più di un anno fa si sviluppava la tragedia della Thyssenkrupp, che portava ad un orribile morte 7 operai che erano dipendenti dell'azienda tedesca.

Bruciarono vivi.

L'episodio fu paradigmatico di un'amara realtà che attanaglia il nostro Paese, quella delle Morti sul Lavoro. Più di 1000 l'anno. Il doppio degli omicidi.

Negli ultimi giorni non ho potuto non notare con piacere come all'anniversario sia stata dedicata molta attenzione, con specifiche trasmissioni di Ballarò e di L'infedele.

Ci sono cose che fanno gelare il sangue. L'azienda, la stessa che ha lasciato morire sette dei suoi lavoratori in questa maniera ORRENDA, non facendo nulla per garantirgli la sicurezza che meritano, fa tanti utili da farmi, personalmente, schifo. 3 miliardi di Euro nell'ultimo anno. L'economia di una Regione tra le più ricche. E con tanti soldi, non si degnavano di ricaricare gli estintori.

Le 7 famiglie distrutte, poi, sono qualcosa che dovrebbe indignare ben più di quanto fa.

Si dice che da allora, qualcosa è cambiato. A Ballarò (dove era presente il Presidente di Confindustria Siciliana, quello che espelle i suoi colleghi che pagano il pizzo...Magari gli imprenditori italiani fossero davvero come lui. L'eccezione conferma la regola, purtroppo), a L'Infedele, si diceva che qualcosa era cambiato anche nella cultura d'impresa. E sicuramente in quella istituzionale. Ma è davvero così?

Ripenso ad alcune cose che ho visto, da un anno a questa parte, dopo la tragedia. In quei giorni, proprio a Ballarò, furono spesso presenti vari esponenti della dirigenza nazionale di Confindustria. La loro prima preoccupazione non era quella di fare autocritica, di rendersi conto di cosa nel loro mondo era MARCIO (perchè una cosa è certa, il pesce quando puzza, puzza dalla testa. E quindi se c'è una tale piaga, le cause vanno ricercate nel manico), cosa era da correggere. Macchè! La loro unica preoccupazione era quella di non far si che quell'episodio non spingesse il Governo a dare ai lavoratori un po di precarietà in meno e qualche diritto in più! "Un irrigidimento del mercato del lavoro", come lo chiamano loro...Della Valle (che passa per progressista...Sic!) liquidò la questione dicendo che bisognava semplicemente aumentare i controlli...

Quando Damiano fece il minimo che poteva fare, una legge che quantomeno puniva in maniera più severa chi non rispettava le norme di sicurezza, Montezemolo&c. sono letteralmente insorti, e con essi l'allora Opposizione (oggi maggioranza)...Mentre sul resto, su un'abolizione del precariato per i lavori pericolosi (cosa che Damiano aveva promesso su spinta della Sinistra), su maggiori investimenti ecc. non s'è visto nulla (ok, il Governo Prodi è caduto...Non so cosa sarebbe successo, altrimenti...).

Dopo che ci si era tanto sgolati, nel dire che lo Straordinario uccide, che l'eccesso di ore lavorate rendeva matematico un aumento degli infortuni, una delle prime cose fatte dal nuovo Governo è stata quella di incentivare gli straordinari (con risultati ridicoli, peraltro, ma questo è un altro discorso).

Quando la Thyssen ed i suoi Manager sono stati rinviati a giudizio per omicidio (cosa che a me sembra davvero il minimo! Ha ragione la sorella di una delle vittime, che ha detto a Ballarò che questa gente merita una condanna a vita, come quella che hanno subito i lavoratori, che la vita l'hanno persa, ed i loro familiari, che se la son vista rovinata!), allora apriti cielo! I magistrati sono stati attaccati da Confindustria, dal Governo, e anche da vari "pensatori" (Sic!), tra cui un cosiddetto "ex collaboratore di Marco Biagi" (che secondo me si rivolta nella tomba, essendo anche lui vittima di omicidio...), che ha definito la cosa "assurda" ed ha dichiarato al Corriere della Sera (questo è solo il link su cui ho ritrovato l'intervista) che "così si trasformano i manager in criminali"!

La legge di Damiano che ha inasprito le pene per mancato rispetto delle regole sulla sicurezza (legge che un po ha funzionato, dato che nell'ultimo anno le morti sul lavoro sono calate, anche se ancora troppo poco...), è continuamente sotto attacco di Sacconi, che da mesi annuncia di volerla cambiare.

Ed alla fiaccolata in memoria delle vittime di Torino, Governo assente, Confindustria assente, Unione Industriali di Torino assente.

Siamo proprio sicuri che la lezione che ci è stata data dalla tragedia della Thyssenkrupp, come da tutte le tragedie che si ripetono OGNI GIORNO, sia stata recepita, abbia realmente portato una nuova e più giusta cultura?

Un anno fa accolsi con rabbia la notizia della tragedia. A questa rabbia, adesso, si aggiunge quella che provo ora, nel vedere quante cose continuino a non cambiare, mentre chi Lavora continua a morire!

Riposate in pace, eroi.

WWW.CADUTISULLAVORO.IT

sabato 29 novembre 2008

In alto a Sinistra

Il 13 Dicembre, a Roma, nascerà l'Associazione "Per la Sinistra", che viene concepita come l'embrione di un futuro soggetto politico unitario della Sinistra Italiana, di cui c'è estremo bisogno. Dopo l'appello lanciato da tante personalità della Sinistra, che si può sottoscrivere anche attraverso questo link, sui vari territori stanno crescendo mobilitazioni per preparare il momento del 13 e per costituirsi in associazioni locali che costruiscano la cosa dal basso.

Ieri ed oggi ho partecipato a due iniziative in tal senso, tenute a Bari. La prima è stata quella organizzata da Sinistra Democratica Puglia, che ha visto la partecipazione del nostro Coordinatore Nazionale Claudio Fava, per dare nuova spinta al nuovo soggetto. La seconda, in cui è intervenuto anche il Presidente della Regione Vendola, era più "strettamente barese" (ho fatto un po l'ospite!), ed era la costituzione dell'Associazione "La Sinistra per Bari", il cui slogan era "in Alto a Sinistra", titolo già usato da noi a Chianciano per il nostro Congresso Nazionale, ad indicare la volontà di riportare la Sinistra dove merita. In alto.
Entrambe le iniziative hanno visto una partecipazione alta, al di sopra delle aspettative. La cosa fa ben sperare: la gente ha ancora voglia di partecipare. Ha ancora voglia di Sinistra.

Noi di SD di Trani abbiamo fatto un pubblico appello perchè si possa procedere in questo senso anche a Trani. Nei prossimi giorni si dovrebbe cominciare a fare qualcosa in tal senso. Mi auguro che possa partecipare tanta gente che magari s'è allontanata dalla Politica (e dalla Sinistra) in passato. E' ora, come abbiamo scritto nel Comunicato, che si riprendano il loro posto.

domenica 23 novembre 2008

Ciao, Sandro


Ieri Sandro Curzi ha lasciato questo mondo terreno. Una grande perdita da tutti i punti di vista. Un maestro di giornalismo e di televisione, un esempio di militanza, di passione (per ideali simili ai miei), e di onestà.

Oggi sono in molti a rendere onore alla sua memoria. La cosa mi fa piacere, perchè lui se lo merita. Spero che siano in molti a cercare anche di seguire il suo esempio. Perchè di gente come lui c'è estremo bisogno, in questo Paese.

Ciao Sandro. Ci mancherai.

venerdì 7 novembre 2008

A Castelvolturno in tanti contro la camorra. Da Castelvolturno per cominciare a ricostruire la Sinistra

Di Raffaele Cimmino*

Tratto da Sito Nazionale SD

“La camorra è una montagna di merda.” Segnalata anche da questa frase secca, che riproduce l’antico ma sempre vivo, e vero, grido di battaglia di Peppino Impastato contro la mafia, si è tenuta a Castelvolturno l’iniziativa di Sinistra democratica contro la camorra. Una iniziativa che esprimeva, insieme, anche una esortazione e una speranza : “Facciamo neri i camorristi”.
Castelvolturno, una terra di frontiera impastata di paura e violenza, dove lo stato può essere  solo nemico o tutt’al più estraneo,  e comunque un’entità di cui si fa fatica a percepire presenza e poteri. Anche adesso, con la presenza dei militari in mimetica e  armi spianate agli incroci che portano in  città.
Qui, nel cuore del sistema di potere dei casalesi, dove si è scatenata la violenza feroce dei loro gruppi di fuoco, da ultimo con la strage efferata che ha mietuto le vite di sei immigrati, Sinistra democratica ha voluto testimoniare la propria vicinanza a Roberto Saviano e l’impegno per la legalità e la democrazia in una terra martoriata dalla criminalità .
Un impegno non semplice, che produce già in mattinata le prime reazioni: manifesti bruciati o imbrattati con scritte volgari contro Roberto Saviano nella vicina Villa Literno.
Eppure, come forse non ti aspetti, nella piazza principale davanti al municipio di Castelvolturno non si vedono ombre ma persone in carne ed ossa, militanti di Sd, da Napoli e da tutta la Campania, e persino una trentina di compagni e compagne che arrivano dai Castelli romani, ma anche semplici cittadini. E qualche provocatore, che ancora vorrebbe impedire di affiggere i manifesti che annunciano la manifestazione.
 La sala del consiglio comunale è presto piena: c’è risposta. Il timore, non del tutto infondato, che una terra di camorra sia off limits per un’ iniziativa democratica si dissolve.
Ci sono, e portano la loro testimonianza, diversi amministratori locali della zona. C’è l’accusa forte, vibrante, di Rosalba Scafuro, assessore di Sd nella giunta di Castelvolturno fatta segno di atti di intimidazione nei giorni scorsi,  che  denuncia la pervasività del sistema camorristico fatto anche dei mille rivoli delle attività economiche sul territorio, con le quali è pressoché impossibile non entrare in qualche modo in contatto. Un sistema che condiziona, impone balzelli,  inquina la vita delle persone senza che sia possibile resistere se non si ha alle spalle la presenza dello stato, di istituzioni credibili, di amministratori liberi.
Il capogruppo regionale di Sd, Tonino Scala, rivendica la battaglia contro l’esclusione sociale, che passa in Campania dalla difesa del reddito di cittadinanza minacciato dai tagli al bilancio regionale, come  momento fondamentale del contrasto alla criminalità organizzata .
E ancora, il prof. Amato Lamberti, della direzione regionale di Sd, già presidente della provincia di Napoli, parla della miopia che porta a presumere di combattere la camorra  con l’invio di militari. Più che un valido sistema di contrasto, l’ espressione di un forte deficit culturale e della sottovalutazione del nesso inestricabile tra criminalità e degrado sociale. Paolo Beni, presidente dell’Arci,  ricorda invece il valore del lavoro come garanzia di libertà e autonomia delle persone, attuazione vera dei principi di solidarietà sociale garantiti dalla Costituzione repubblicana e antidoto alle forze dell’ antistato.
 Roberto Natale, presidente della FNSI,  suscita  commozione e un lungo applauso quando ricorda la figura di Giancarlo Siani, il giornalista del Mattino caduto sotto il piombo della camorra a ventisei anni, nel 1985. Natale afferma che l’Italia è l’unico paese dell’occidente in cui si verifica un attacco costante e violento della criminalità contro il giornalismo e la libera informazione. Una stampa indipendente, una informazione che non sia vassalla del potere politico costituiscono per Natali il vero presidio democratico contro i poteri malavitosi. Il presidente della FNSI ricorda ancora la domanda angosciata di Rosaria Capacchione, la cronista della redazione casertana del Mattino, più volte minacciata e che vive sotto scorta, che si chiede perché fosse l’unica giornalista presente in aula a seguire il processo dei casalesi, mentre ai processi che riguardano i fatti di cronaca come quelli di Cogne o Perugia i giornalisti sono tanti da non riuscire ad entrare fisicamente nelle aule: il segno della distorsione del sistema dell’informazione di questo paese, che si manifesta anche nella geografia della proprietà dei mezzi di informazione.
E’ Moni Ovadia a riscuotere il largo assenso della platea quando attacca e denuncia la strumentalità e la rozzezza del razzismo, vera arma di distrazione di massa nelle mani di politici reazionari. Ovadia rievoca la celebre frase di Goering: per convincere un buon contadino tedesco ad imbracciare il fucile occorre convincerlo che un pericoloso nemico minaccia i confini. Allo stesso modo per paralizzare la volontà di opposizione e la capacità critica non c’è dispositivo politico più efficace del razzismo. Se non fosse peraltro che il razzismo ha colpito pesantemente, e a lungo, anche gli italiani,  e non solo quelli del sud. Ai tempi della massiccia emigrazione italiana negli USA, nota Ovadia, anche Bossi e Borghezio sarebbero passati per esponenti di una razza non bianca, prossima a quella nera,  e quindi potenzialmente pericolosa. Ovadia conclude ricordando le parole del pastore luterano  Dietrich Bonhoffer, con le quali si ammoniva che quello che viene riservato agli altri e sembra non riguardare noi un giorno potrebbe toccarci da vicino.
Chiude Claudio Fava. E’ un intervento appassionato il suo, che rievoca la battaglia di Peppino Impastato, che già giovanissimo sfidò la mafia di Cinisi, lui, che pure era figlio di un mafioso. Come sfidarono il potere dei Greco, la potente famiglia mafiosa di Palermo, i giovanissimi studenti del liceo di Ciaculli che li invitarono a viso aperto a lasciare il loro feudo. Il senso è che solo una forte resistenza civile e democratica, solo l’impegno senza ombre di chi governa e di chi fa politica incide sulla lotta alla criminalità. Ombre che invece si allungano su un governo che conta tra le sue file il sottosegretario all’economia Cosentino, indicato da  collaboratori di giustizia in stretti rapporti con il clan dei casalesi.
La manifestazione si conclude con l’ incontro tra una delegazione di Sd, tra cui lo stesso Fava, Gloria Buffo e Arturo Scotto, e gli immigrati del centro di accoglienza di Castelvolturno e con un intervento di Jean René Bilongo, che  è componente del consiglio nazionale di Sd e a  Castelvolturno vive. Bilongo, sull’onda delle grandi manifestazioni dell’11 e del 25 ottobre e della straripante vittoria di Barack Obama alle presidenziali americane, auspica l’inizio di una fase politica nuova anche nel nostro paese.
Una giornata importante, insomma, che apre alla speranza e al riscatto anche in una terra senza luce come è stata finora Castelvolturno e il litorale domizio. Una giornata che rafforza la convinzione che la lotta alla criminalità organizzata resta un elemento centrale e qualificante anche nel percorso che porta alla costruzione di una soggettività della sinistra unita e rinnovata .

*Sd  Napoli




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mercoledì 5 novembre 2008

Auguri Obama. Ma non m'illudo

Ancora poche ore, e si saprà (salvo nuovi casi-Florida) chi è il nuovo Presidente degli Usa. Non sarà Bush, ed è già qualcosa.
Tutti i sondaggi dicono che sarà Obama.
Negli ultimi tempi, tutto il mondo politico italiano fa la corsa ad accaparrarselo, a definirsi uguale a lui. Persino berlosco, che è stato un cagnolino di Bush. Non mi unisco al coro.
Intendiamoci, spero fortemente che vinca lui. E da tempi non sospetti. Da quando molti "riformisti" lo ritenevano inadatto, e si riempivano la bocca di parole di appoggio alla candidatura di Hillary Clinton.
Per gli Usa, è assolutamente la miglior candidatura possibile. Nel suo programma, ci sono cose che in Europa non mettono in dubbio nemmeno molte forze di destra (si pensi ai gaullisti francesi o alla CDU tedesca), ma che per gli Usa sono una svolta importantissima.
Vuole la fine della guerra in Iraq. Una guerra che lui, diversamente non solo dai Repubblicani, ma anche dalla maggioranza dei Democratici (compresa la Clinton, e compreso quel Kerry che è stato candidato nel 2004), non ha mai votato.
Vuole la sottoscrizione di Kyoto, che 8 anni di Bush hanno azzoppato.
Vuole una Sanità Pubblica, cosa che vari Presidenti "Democratici", Clinton compreso, non sono mai stati nemmeno vicini a fare (la "commissione" di Clinton fece quasi subito una triste fine...).
Quindi, non solo una svolta rispetto ai Repubblicani, ma anche un'anomalia nel suo stesso Partito. Tanto che inizialmente temevo che, boicottato da alcuni dei suoi, facesse la fine di McGovern. Pare che andrà diversamente, per fortuna. Anche se qualcuno, meno di quanti si poteva temere, tra i Democrats, ha effettivamente giocato contro. All'inizio della Campagna Elettorale, gli "Hillary Supporters for McCain" abbondavano...
E poi, McCain e la Palin sono davvero impresentabili. McCain vuole rimanere in Iraq per 50 anni. La Palin s'è detta "pronta alla guerra con la Russia". No, per piacere, no.
Infine, un Presidente Nero sarebbe un segnale ottimo, per il Mondo intero.

Quindi, Auguri Obama, e spero con tutto il cuore che vinca.


Ma non m'illudo. Lasciando perdere i ridicoli cartelloni che i suoi rivali hanno messo in giro per l'America, accusando di essere "Socialista" (MAGARI!!! Anche se poi per "Socialismo" chissà che intendono...), non credo, come pensano in molti, che con Obama ci sarà "l'Europeizzazione dell'America", e politiche che, se non "Socialiste", siano almeno "Radicali". Per avere qualcosa del genere, negli Usa, non basta un Obama. Ci vorrebbe un cambiamento di quel fallimentare sistema politico basato su "Democratici e Repubblicani". Se i Repubblicani sono qualcosa di vomitevole, i Democratici più di tanto non possono fare, non sarebbero più loro. E se da Obama i cambiamenti positivi dobbiamo aspettarceli, più d'una volta da suoi predecessori del suo stesso Partito abbiamo assistito a cose come la guerra in Vietnam (Kennedy-Johnson), i bombardamenti a Paesi del terzo mondo per distogliere l'attenzione da questioni interne (Clinton), ed a nessun cambiamento reale.
Da Obama alcuni cambiamenti, anche importanti (anche se, ripeto, son cose che in Europa farebbero anche alcune forze conservatrici), come ho detto sopra, dobbiamo invece aspettarceli. D'altro canto, ci sono anche altri aspetti, che qualcuno dimentica. Ammira Reagan. Ha imbarcato, nella sua "futura eventuale squadra" gente come Colin Powell (Repubblicano Doc ed ex Consigliere di Bush). Ha l'appoggio di varie Corporation non molto raccomandabili. La sua "ricetta per l'Economia", udite udite, è il taglio delle tasse (al 95% della popolazione. Per il restante 5% le cose potrebbero cambiare...). E poi, la sua parola d'ordine è "Non esiste un'America così ed un'America colà, solo gli Stati Uniti d'America". Che è splendido, e lo sottoscrivo appieno, quando dice "non c'è un'America Nera ed un'America Bianca", viene da abbracciarlo (userei questo slogan per l'Italia). Ma quando dice "non c'è un'America liberale ed un'America conservatrice", beh...E' cerchiobottismo puro. Ed Iraq a parte, la sua politica estera nelle "zone occupate" (Afghanistan in testa) potrebbe essere persino più dura di quella di Bush (come lo sarebbe anche quella di McCain).

Quindi AUGURI OBAMA, che tu possa vincere. E' qualcosa che spero da sempre. Ma non m'illudo. L'America resta l'America. E se Obama qualche miglioramento potrà farlo, su due-tre questioni anche importanti, i connotati di un Paese che ha mille difetti non potranno cambiare più di tanto. Non finchè ci sarà quel sistema politico un po imbastardito.


martedì 4 novembre 2008

90 anni fa terminava l'inutile strage...

90 anni fa finiva, almeno in Italia, la Prima Guerra Mondiale.

Un massacro come non se n'erano mai visti prima (purtroppo se ne vide uno ancor peggiore, qualche decennio dopo...). "Inutile Strage" l'aveva definita Papa Benedetto XV (il predecessore, nell'uso di quel nome, dell'attuale Papa). Ed aveva assolutamente ragione.

L'Italia aveva già avuto il Trentino in offerta dall'Austria per restare fuori dalla guerra. Non era così difficile riuscire ad arrivare ad ottenere i territori attualmente italiani.

Invece un Governo miope, sordo agli appelli del Papa come all'opposizione di Socialisti, Popolari e Giolittiani, decise che non potevamo proprio rimanerne fuori. La propaganda interventista definì i pacifisti come degli inetti. E ad essa si unì anche un certo membro del Partito Socialista, di cui dirigeva l'organo ufficiale, che tutt'a un tratto decise di dissociarsi dalla linea del Partito, violentemente, e ne fu per questo espulso. Passò a fondare "Il Popolo d'Italia", ottenne l'appoggio di molti imprenditori e si spostò sull'estrema destra, dalla quale avrebbe poi fondato un movimento politico. Il movimento si chiamava "fascismo", e l'esponente politico si chiamava Benito Mussolini.

Migliaia e migliaia di RAGAZZINI, più giovani di me, furono mandati sull'Isonzo e sul Carso, a morire in un carnaio terrificante. Si arrivò a chiamare alle armi persino i nati nel 1901, quasi dei bambini.

Molti di loro non ci misero molto, a capire cos'era la guerra. Ma non gli era permesso nemmeno lamentarsene mentre scrivevano alle famiglie. Rischiavano grosso. Già il Generale Cadorna li riteneva degli inetti, e scaricava su di loro (comportandosi di conseguenza, con loro) le colpe di eventuali sconfitte. Quando non ce la facevano (ed erano in molti), provavano a scrivere con l'inchiostro simpatico, o dietro i francobolli, cose tipo "Odio la guerra". In gran parte venivano scoperti. E passavano i guai.

Intanto in Italia c'era chi sulla guerra guadagnava. Eccome. Soprattutto i nostri imprenditori, che già allora in una cosa erano maestri: nel fare gli speculatori. Erano stati "il cuore pulsante" del fronte interventista. E su quel massacro seppero fare affari d'oro.

Non altrettanto "affare" fu per l'Italia, invece. Ci rimettemmo parecchio, economicamente. I debiti di quella guerra abbiamo finito di pagarli nel 1988. Ma soprattutto ci rimettemmo migliaia e migliaia di vite umane. Il numero noto è 650.000, i morti sul campo di battaglia. A questi si devono aggiungere tantissimi prigionieri degli austro-tedeschi, i quali, sull'orlo della sconfitta, non se ne potevano occupare, nè ricevevano aiuto da un Paese, il nostro, che li considerava "vili e disertori", e morirono, in molti, di fame o di freddo (vedi http://cronologia.leonardo.it/storia/a1918y.htm ).

A guerra finita, il Paese era nel caos. Un caos che produsse, poi, il fascismo. Che ci portò verso un'altra tragedia, più grande della prima.

In tutto il Mondo, più di 15 milioni di morti, tra militari e civili. Con varie altre conseguenze che purtroppo conosciamo bene.

90 anni dopo, vorrei vedere un ricordo di quell'evento che dica quanto sia brutta, insensata e schifosa la guerra. Magari una riflessione su quanta gente abbiamo mandato a morire in quella terribile maniera.

E' davvero brutto, molto brutto, vedere invece che questo Paese ricordi la cosa solo con tanta, tanta retorica militarista.

P.S.: Alcune cose che ho citato, le ho prese dal Documentario "Storia Proibita delle Guerre Italiane", che ho visto su History Channel un paio di mesi fa. Guardatelo, se lo rimandano...

sabato 1 novembre 2008

La mia replica ad Ag

Il circolo tranese di Azione Giovani (An) ha attaccato squallidamente il movimento degli Studenti e degli Universitari con questo comunicato e, soprattutto, questo intervento.

Da esponente della parte opposta, ma soprattutto da partecipante alle manifestazioni, ho sentito il bisogno di dare una risposta. Eccola:

Che tristezza leggere certe note dei giovani di destra. Quando non sanno proprio che dire, la loro ultima risorsa, il loro modo per nascondersi dietro un dito, è sempre lo stesso: “è in corso una strumentalizzazione”.
Negli ultimi 6/7 anni gliel’ho sentito dire ogni volta che nella Società cresceva un forte movimento contro le scelte della loro parte. Dall’accusa di “Strumentalizzare la Pace”, all’accusa di “Strumentalizzare l’Ambiente”, e poi ancora “Strumentalizzare la lotta alla Povertà”, e “Strumentalizzare la legalità”.
Negli ultimi giorni, purtroppo, non c’hanno risparmiato un altro di questi ritornelli, che già c’avevano propinato quando ancora non facevo politica attiva, e facevo le prime manifestazioni contro la Riforma-Moratti (poi abrogata): “Strumentalizzare la Scuola”.
Non so, leggendoli, se dovrei sentirmi più uno “strumentalizzato”, essendo uno Studente Universitario arrabbiatissimo per i decreti-Gelmini che devastano Scuola ed Università, e che per questo ha partecipato a più d’una manifestazione (sia a Bari che, ieri, a quella svoltasi nella nostra Città, nella quale ho anche avuto l’onore di intervenire), o più uno “strumentalizzatore”, essendo anche un ragazzo che ha deciso d’impegnarsi in Politica e adesso ha l’onore non solo di guidare i Giovani di Sinistra Democratica, ma anche, da un anno, e nonostante la sua giovane età, di essere un dirigente di SD stessa, dato che il mio Movimento, com’è giusto, appoggia la protesta.
E’ sin troppo chiaro, in realtà, che non è vera né una cosa né l’altra. Come ho avuto modo di dire ieri in piazza, usano la parola “strumentalizzazione” per buttare fumo negli occhi. Per nascondere il loro appoggio a due pessimi Decreti, la loro lontananza da un Movimento genuino, e per tentare di dividerlo da chi è d’accordo con esso.
Accusano di disinformazione. Niente di più falso. Partecipando alla protesta, ho potuto vedere quanto e come chi manifesta sia cosciente di ogni aspetto di questa cosiddetta “riforma” (concordo con chi ha scritto che non si può chiamare così), anche grazie al grande lavoro di divulgazione svolto dall’UDS.
E d’altronde, visto che accusano di “non entrare nel merito” (che non è vero, ma tant’è), guardiamoli, questi contenuti: 8 miliardi di Euro di tagli alla Scuola, 1,5 miliardi di Euro di tagli all’Università (che ci sono, e il capo dei giovani di An s’informi meglio per piacere…), taglio di personale che si traduce in minore efficienza, diminuizione delle ore per la didattica (cosa ammessa dallo stesso Ministro un mese fa), arretramento della Scuola Elementare di 30 anni con cancellazione di esperienze che tutta Europa c’invidiava come il Modulo, chiusura di Scuole in piccoli centri e periferie, trasformazione delle Università in fondazioni private, che si tradurrà in una didattica non più fatta nel pubblico interesse, in un possibile aumento smisurato delle tasse e nella morte delle Università del Sud.
Questo è “il merito della riforma”. Non il grembiulino o il voto a numeri, che sono cose buone solo per il gossip estivo, tramite il quale s’è tentato di far passare queste vergogne sotto silenzio, ma sono ben lungi (ovviamente!) dall’essere i punti principali.
A chi parla di “sprechi presenti” e “necessità di razionalizzazione”, ricordo che la parola “razionalizzazione” significa “redistribuzione delle risorse all’interno del sistema”, e non “taglio delle risorse”, per farci sappiamo bene cosa (agevolazioni fiscali ai redditi medio-alti, soldi a certi imprenditori, sospensione della lotta all’evasione…Per non parlare delle banche).
D’altronde, voglio ricordare che i Gruppi Studenteschi che oggi organizzano queste giuste proteste, hanno manifestato anche durante gli anni del Governo-Prodi, vuoi perché chiedevano di ridistribuire le risorse dalle Scuole Private alle Pubbliche, vuoi perché criticavano il ripristino degli Esami di Riparazione. E da noi della Sinistra ci fu un atteggiamento ben diverso: non gridammo a nessuna “strumentalizzazione”, né tantomeno lanciammo l’accusa (ancor più infondata ed offensiva, per motivi che è persino inutile spiegare, di fronte a 1000 persone che sfilano a Trani) di “Corteo buono per far festa a Scuola”, come ha detto il coordinatore di Ag. Il nostro atteggiamento fu, invece, di rispetto ed ascolto. Eravamo in piazza con loro, ed ascoltavamo quel che avevano da dire. Anche se si trattava di critiche al nostro Governo.
Questi attacchi sono qualcosa di infondato, ad un Movimento che sta facendo una protesta sacrosanta, contro dei decreti che distruggono la Scuola e l’Università pubblica. Farne parte, da Universitario, è un onore. Appoggiarli, come esponente di un Movimento Politico, è un dovere.

Alessandro Cerminara
Studente Universitario
Coordinatore Giovani SD e Vice-Coordinatore SD Trani

giovedì 30 ottobre 2008

Non possiamo fermarci qui

Partecipare al movimento contro la Riforma Gelmini è un'esperienza davvero bella.

Ho partecipato a tante manifestazioni, assemblee, momenti d'informazione. Oggi, come annunciato qui, qui, qui, qui, e qui, ho partecipato alla manifestazione che s'è tenuta a Trani, indetta dall'UDS. Eravamo un migliaio. Che non è poco. Ad altre manifestazioni ho partecipato negli scorsi giorni e nelle scorse settimane, soprattutto a Bari. In una di esse, due giorni fa, eravamo solo Studenti Universitari. Ed è stata enorme. Qualcosa che non accadeva da tanto, tanto tempo.

Questo Movimento sta facendo miracoli. E' riuscito a sensibilizzare vasta parte dell'opinione pubblica, che inizialmente sembrava distratta da alcuni irrilevanti dettagli a cui i media avevano dato molto spazio (e devo dire che in un mio precedente intervento avevo sottovalutato la capacità di molta gente di capire quanto e come le cose stessero diversamente. Me ne scuso, e con sollievo). E' riuscito a far manifestare insieme Studenti, Genitori ed Insegnanti. E' riuscito a creare una mobilitazione che non s'era mai vista nemmeno negli anni delle lotte contro la Moratti, quando ero uno Studente Medio anch'io.

Non possiamo fermarci qui. Il Movimento deve andare avanti. Che sia davvero "solo l'inizio". E' necessario, fortemente necessario. Perchè ora, molte delle possibili strade per bloccare questi decreti, Referendum in testa, richiedono una forte sensibilizzazione della gente, un lavoro certosino di spiegazione, a tutti i cittadini, di quali barbarie contenga questa cosiddetta "riforma" (dall'arretramento di 30 anni della Scuola, alla privatizzazione di fatto delle Università, con relativi tagli di 8 ed 1,5 miliardi di Euro...). Solo un Movimento che non si fermi, e che cresca, può svolgere un simile lavoro.

Andiamo avanti. Fermiamo questa barbarie.

martedì 21 ottobre 2008

Ciao, Vittorio

Ieri è scomparso Vittorio Foa.

Una figura storica della Sinistra Italiana c'ha lasciato. Aveva lottato contro il Fascismo, e s'era poi impegnato nell'Assemblea Costituente e nella vita politica del nostro Paese.

Negli anni '60 è tra i fondatori dello PSIUP, che marcò una concezione autonoma ed unitaria della Sinistra. Poi, quando lo PSIUP confluisce nel PCI, è tra coloro che fondano il PDUP. Negli anni '90 aderisce al PDS.

Nel corso di tutta la sua vita, spesa in gran parte nella Politica, nel Servizio al Paese, ha mostrato un'acutezza di pensiero ed un'intelligenza di altissimo livello.

Una grande perdita per la Sinistra. Una grande perdita per l'Italia.

Per ricordarlo al meglio, non possiamo far altro che impegnarci al massimo in quel che lui ha fatto per tutta la sua vita: lavorare per un Paese migliore, lavorare per portare avanti le nostre idee.

Ciao, Vittorio. Ci mancherai

giovedì 16 ottobre 2008

I padroni delle ferriere

Uno dei meriti dell'ultima puntata di Anno Zero, che ha mostrato un po dei drammi della precarietà spesso tenuti oscuri, è anche quello di aver fatto parlare un "giovane imprenditore", uno di 30 anni che qualcuno definirebbe "un lavoratore che in più rischia".

Si, è un merito.

Perchè ha mostrato un esempio di chi è davvero rappresentativo degli imprenditori italiani: gente che, se non fosse per il look tanto curato e "giovanile", sembra provenire dritta dall'800.

Premessa: è chiaramente uno che ha ereditato l'azienda da papino, il classico "rampollo"...Uno che non ha mai lavorato veramente in vita sua. Come il 90% degli imprenditori italiani.

Dice seraficamente, e con tono sprezzante (ed è quello che risulta più indigesto), che lui quelli che cercano il lavoro stabile non li assume, "non è lo spirito giusto". Lo "spirito giusto" è quello di accettare evidentemente che quelli come lui abbiano il potere di decidere il tuo destino in qualunque momento e senza motivo, evidentemente...Non solo! Un'altra cosa che porta a non essere assunti è quella di preoccuparsi dell'orario di lavoro! Devi essere sempre a disposizione di Sua Maestà...

Di fronte alle precarie che avevano perso il lavoro (tutte donne di mezza età, che si sono ritrovate senza lavoro, con le conseguenze che si possono immaginare), e che per provocazione avevano fatto un video in cui dicevano "ci vendiamo per un lavoro", e facevano uno striptease dietro un velo, il suo messaggio è stato di apprezzamento! Dice che secondo lui dovevano metterlo nel curriculum, perchè "esprime creatività"...

Magari avrebbe apprezzato anche di più se fossero andate oltre lo stiptease, e levando il velo?

Signore e signori, l'imprenditoria italiana. Grazie a Margherita Grambassi e ad Anno Zero per avercela mostrata. Altro che "lavoratori come gli altri che in più rischiano". Abbiamo di fronte, salvo qualche pur rimarcabile eccezione (ma che eccezione resta), gente che s'è ritrovata con la pappa pronta e si sente per questo in diritto di disporre a suo piacimento della vita della gente. Questa non è imprenditoria. E' gente che viene dalla Prima Rivoluzione Industriale. E per di più si permette di giudicare chi ha lo spirito giusto e chi ha lo spirito sbagliato.

Per loro i lavoratori non sono persone che hanno i loro diritti ed una loro dignità. Sono merce. Che deve, appunto, "sapersi vendere".

Sarebbe il caso di capire che questa gente non può portare nulla di moderno a questo Paese, e che non ci può essere nessuna equidistanza tra loro e quelli che davvero mandano avanti l'Italia, i Lavoratori, che devono invece tornare ad essere difesi sempre, comunque ed a spada tratta, come certa gente da troppo tempo non fa più.

E sarebbe il caso di non chiamare più questa gente "imprenditori". Sarebbe il caso di chiamarli col loro nome. Quello che si utilizzava a quei tempi, che speravamo tramontati. "I padroni delle ferriere".

E regolarsi di conseguenza.

domenica 12 ottobre 2008

ECCOCI


Così tante persone se le immaginavano in pochi. Piazza Bocca della Verità era stracolma, stavamo strettissimi, e tantissima altra gente era rimasta fuori.
300mila persone, la cifra dichiarata. "Ad occhio" ne ho viste anche di più.
Una riuscita simile, considerando il quasi totale oscuramento che questa manifestazione ha subito da quasi tutti i media, ed il fatto che non aveva supporti esterni, almeno a livello ufficiale ed organizzativo.
Eravamo in tantissimi, e "cosa eravamo" era sin troppo chiaro. Dalle migliaia e migliaia di bandiere rosse (e verdi) che coloravano il corteo. Dallo spirito che ci animava, di contrapposizione netta a questo pessimo governo (meraviglioso in tal senso uno striscione di SD: "Riapriamo il dialogo: Vaffanculo!"), di posizioni nette, dalla Scuola alla difesa di Lavoro e Contratto Nazionale, dalla lotta senza quartiere alla precarietà (non consideravamo "la flessibilità come forma moderna del lavoro", ma come un male da combattere) al no al nucleare, e così via, che esprimevamo. Posizioni che non appartengono, alcune non del tutto, altre niente affatto, ad altri.
Questa grande manifestazione è stata la voce della Sinistra.
Ne hanno dette molte. Hanno detto che la Sinistra fosse morta. Hanno detto che dovesse essere rappresentata in altre maniere. Che dovesse ridursi a corrente interna a partiti di centro. Che anche il tentare di farla vivere in forma autonoma fosse una perdita di tempo. Un voler reinfilare il dentifricio nel tubetto.
Ieri è giunta la risposta: ECCOCI. Siamo la Sinistra. Siamo vivi. Siamo qui.
A lottare fino in fondo contro questo governo. A lottare contro una dirigenza reazionaria di Confindustria. A portare avanti le nostre battaglie, quelle che la Sinistra porta avanti in tutto il Mondo, e che, specie nella situazione odierna, sono più moderne che mai, e non hanno nessun bisogno di cambiare forma e farsi rappresentare da altri.
Ed oltre alla Sinistra, questa manifestazione (dopo quelle studentesche del giorno prima) dimostra anche l'esistenza dell'Opposizione. Di un'opposizione vera, che fa barriera contro le politiche di questa destra così barbara che abbiamo in Italia. Che ci si oppone, chiaramente, nettamente, senza cercare "cose da salvare" che non esistono, o margini per un "dialogo" che non può portare a nient'altro che a dare ancor più forza alla loro azione disastrosa.
Sembrava sparita, l'Opposizione vera. In Parlamento non s'è vista (se non sui temi della Giustizia, su cui s'è ben mosso Di Pietro). Qualcuno esultava anche, per questa scomparsa, parlando di "una politica più moderna, senza contrapposizioni" (ogni maestro del pensiero liberale e democratico inorridirebbe: in Democrazia c'è l'Opposizione, che si contrappone, avendo diverse idee, non "una minoranza che dialoga". Sennò non è Democrazia, è pensiero unico).
E invece no. LA SINISTRA C'E'. E l'Opposizione c'è. E riparte.
Ci siamo ripresi la parola. "Il diritto di dire e fare" (e il dovere, aggiungo), come ha ben detto Claudio Fava.
Chi riesce, in queste condizioni, a stimolare una tale partecipazione, non può certo definirsi qualcosa di passato, di superato, di esaurito. Esiste, rappresenta una grande parte del Paese, e deve quanto prima ritrovare un'adeguata rappresentanza istituzionale, anche per il bene della nostra Democrazia, che sulla rappresentanza si fonda.
Quanto alla Costituente di Sinistra, ed al dibattito che essa provoca a Sinistra, credo che la manifestazione di ieri sia la dimostrazione migliore della sua necessità. Illuminante in tal senso l'intervento di Mattioli dal palco. Abbiamo obiettivi comuni troppo grandi, per non costruire l'unità, per non lavorarci tutti assieme. Il popolo della Sinistra, quando è unito, realmente e per lo stesso obiettivo, può fare grandi cose. Il popolo dell'11 ottobre merita un soggetto politico, uno ed unitario, che lo rappresenti. Sarebbe assurdo non darglielo.

domenica 5 ottobre 2008

Qualche domanduccia ad "A Sinistra"

Qualche giorno fa, la testata online di Aprile (che trovate tra i link di questo blog) pubblicava un articolo di Famiano Crucianelli che annunciava la nascita di "A Sinistra", ennesima associazione della cosiddetta "Sinistra PD", che riunisce in gran parte ex componenti della Sinistra DS o di Sinistra Democratica che si tirano fuori da SD e dal suo progetto, andando nel PD o "vicino al PD", con l'obiettivo dichiarato di "portarlo a Sinistra" (???). Periodicamente ne spunta una, di queste Associazioni. Quasi sempre, salvo un'eccezione prima delle elezioni, è semplicemente un cambiamento di nome, e la sostanza resta la stessa. Di fronte all'ennesima associazione (e ad un articolo di commento di un rinnegato doc, uno dei profeti del "voto utile", che esprimeva tutto il suo entusiasmo per essa), ho ritenuto opportuno, dopo un anno e mezzo, fargli qualche domanda, con quest'articolo...A scanso di equivoci, dico subito che ringrazio tutti quelli che gli hanno dato spazio (tra cui la stessa testata su cui erano apparsi i due articoli a cui mi riferivo poco sopra)...

Ecco l'articolo:

Cari componenti di "A Sinistra", perdonatemi, anche per l'irriverenza che forse mostro, ma avrei qualche domanda da farvi.
E' un anno e mezzo, ormai, che promettete di spostare il PD a Sinistra. Avete cambiato più volte nome ("Di Sinistra", "Democratici, Laici e Socialisti", "Sinistra per Veltroni", "Una Sinistra per il Paese", "A Sinistra"...il prossimo qual'è?), ed avete anche convinto un po’ di gente, se è vero com'è vero che alle Primarie del PD, quando eravate ancora in pochi, avete portato qualche centinaio di migliaio di persone a votare la vostra lista. Gente tolta alla Sinistra, quella autonoma che non si riduce ad una corrente di minoranza di un Partito "riformista ma non di Sinistra" (Veltroni dixit)...
Beh, la prima domanda è: ci spiegate bene come pensate di farlo, e cosa, pur avendo un bel po’ di gente dalla vostra (e da quando, con la scissione di "Una Sinistra per il Paese" da SD, vi siete allargati, avete anche un po’ di "adesioni pesanti"), avete ottenuto?
Vi presentaste alle Primarie con grandi proclami, dalla "redistribuzione dalle rendite al lavoro" alla riduzione della flessibilità, dall'adesione al PSE all'intoccabilità dell'alleanza con la Sinistra (cito dal programma di "Sinistra per il PD"). C'è uno solo, di questi punti, su cui abbiate ottenuto qualcosa? Andiamo a controllare:
Sulle questioni economiche e del Lavoro, il PD ha sostenuto posizioni diametralmente opposte, l'alleanza con la Sinistra fu rotta proprio da Veltroni. Ed anche dopo l'arrivo del gruppo proveniente da SD, le cose non sono cambiate di molto. Anzi, siete sempre stati trattati come l'ultima ruota del carro. Le candidature di spicco sono andate tutte ad esponenti delle correnti di pensiero opposte alle vostre (da Calearo ad Ichino), mentre ai vs. esponenti sono stati dati solo posti di secondo piano. Il Programma del PD ha continuato a rispecchiare tutte le contraddizioni di quel Partito, che pure avevamo (si, AVEVAMO, tutti assieme) sempre denunciato. Lo stesso Veltroni ha rivendicato l'essere "non di Sinistra" del PD. E l'inizio di legislatura è stato deprimente, con la gara a "dialogare" (con un sordo). Mentre tutto lo stato maggiore del PD sembra più interessato alle varie PeR (???) che alle vs. iniziative, chiaro segnale che non vi considerano per niente, figurarsi se modificate la linea. Quindi, pare proprio che non abbiate ottenuto granchè.
E allora, cosa vi fa pensare di ottenere di più, in futuro, semplicemente facendo l'ennesima associazione (chè le precedenti non andavano bene?) e cambiando ancora nome?
Non ve ne siete proprio accorti che il PD ha un suo proprio DNA (che poi è quello che ha delineato il suo attuale Segretario), che non si può modificare? Che non può diventare quello che non è? Che non è penetrabile dall'interno? E può sbilanciarsi su alcuni temi solo se c'è qualche altro soggetto, abbastanza forte, pronto a fargli concorrenza (vedi Di Pietro sulla Giustizia e simili), e quindi, senza un forte soggetto alla sua Sinistra, dalla cui costruzione vi siete sfilati ed al cui progetto lavorate a togliere risorse, non si sbilancerà mai sui temi Sociali e del Lavoro?
Altra questione, qui mi rivolgo ai vari Crucianelli&c, che hanno lasciato Sinistra Democratica in febbraio/marzo: lasciaste SD accusandola di schiacciamento sulla Sinistra estrema, di rottura col Sindacato e di fine dell'ambizione di essere una Sinistra di Governo (cito dal documento di "Una Sinistra per il Paese"), e, cito ancora da lì, con l'ambizione di "essere parte attiva nel terremoto che continua a scuotere il sistema politico, e dei suoi esiti". Non ritenete che, con la collocazione che vi siete scelti, finite per essere più che altro proprio quegli "spettatori imparziali" che non volevate essere, dato che le posizioni del vostro interlocutore non le avete cambiate di una virgola? E lo vedete che le cose di cui accusavate SD, se mai sono esistite (ci sarebbe da discutere), ora di certo non ci sono più? Le prese di distanza dalle posizioni maggiormente estremiste sono all'ordine del giorno, così come il sottolineare il ruolo di "Sinistra di governo". Ed SD, come tutta la Costituente di Sinistra, è pienamente al fianco della CGIL, ne ha condiviso e sostenuto la mobilitazione contro il Governo e le posizioni sulle ultime vertenze (lo stesso non si può dire per il PD, che l'ha spesso anche attaccata tramite molti suoi esponenti, a cominciare da Letta, per finire a molti "veltroniani doc" dell'ala "liberal"...Per tacere delle posizioni del PD sul contratto nazionale, che dal loft vorrebbero indebolire, mentre la CGIL ne sta giustamente facendo un punto fondamentale). Non sono venute meno, quindi, tutte le ragioni che vi avevano spinto a scindervi da SD e fondare "Una Sinistra per il Paese"?
E infine, mi sia consentita un'ultima domanda: so che non tutti voi aderiscono al PD, ma se fate la corrente interna, ve lo dice uno che assieme a molti di voi l'ha fatto nei DS, volete farlo in maniera un tantino migliore? Incalzare un po di più? Non è stato un bello spettacolo vedere la cosiddetta "Sinistra PD" silente (se non, in taluni casi, addirittura plaudente), di fronte alla rottura dell'alleanza con la Sinistra, che ai tempi delle Primarie PD veniva giudicata intoccabile. E come su questo, su tanti altri temi (anche "di contenuto") fare la stessa cosa...
Nell'attesa che rispondiate a queste domande, vi comunico che, come non ho aderito al richiamo del "voto utile", che utile non era, alla stessa maniera non aderirò all'invito alla "adesione utile", e rimarrò, pur tra le mille difficoltà che questo comporta, "a Sinistra", ma sul serio, cioè con la Sinistra, quella vera, che (come anche gran parte di voi riteneva giusto, un tempo) decide di rimanere se stessa, e non una corrente di un partito di centro, e che ad un vero progetto di costruzione di una Sinistra autonoma, unitaria e di governo vi sta lavorando, col progetto della Costituente di Sinistra. E mi auguro che tutti gli uomini e le donne di Sinistra decidano di fare altrettanto.

Pubblicato su Sito Nazionale SD e su Aprileonline

giovedì 2 ottobre 2008

Moni Ovadia

Le parole di Moni Ovadia sulla situazione politica attuale. Mamma quant'è intelligente quest'uomo.


martedì 23 settembre 2008

Rifiuti Campania, altro che emergenza finita

Ricevo e pubblico, segue commento

Non se ne parla più, i tg tacciono, per la gente ormai “l’emergenza rifiuti” è terminata. Il Presidente “spazzino” ha fatto il suo dovere.
La Campania invece sta morendo e con essa il resto d’Italia.

Vi prego di diffondere, magari su altri forum, il link a questo sito:

http://www.laterradeifuochi.it/

è necessario che tutti sappiano.

Ecco una sorta di resoconto di quanto sta continuando ad accadere da queste parti (i video sono di questi giorni)

Questa è una testimonianza di come Napoli e la Campania siano state ripulite:





questa è la tragedia più grande: i fuochi appiccati ai rifiuti speciali provenienti anche da nord (solventi, vernici, amianto e quant’altro). l'aria che si respira è VELENO







Questa è la mappa dei fuochi, i luoghi nei quali abitualmente si verifica ciò:

(Cliccare per ingrandire)







Infine, ecco il disastro ambientale provocato dalla discarica “LO Uttaro”: ORMAI l’acqua che giunge nelle case del casertano è VELENO il percolato fuoriesce dappertutto ormai…..parte I inchiesta rainews



(notare al minuto 4.40 il capo cantiere della discarica Commissariale che ammette la costruzione di una discarica su rifiuti giacenti da tempo, ammettendo che nessuno gli ha chiesto di fare prima una bonifica)

Parte II



Ancora su LO Uttaro:



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AVETE VISTO QUESTE COSE SUI TELEGIORNALI? Chiaramente no (salvo RaiNews24 ed altri programmi poco seguiti)...Anzi, tutti i TG hanno fatto credere che i rifiuti non ci fossero più! Che lo sgoverno di berlusconi avesse fatto chissà quale miracolo...BALLE! Eccerto, ora non c'è più un Ministro dell'Ambiente scomodo (che stava costruendo assieme ad altri un'aggregazione politica SCOMODISSIMA) da massacrare...Nonostante tutti sapessero che quello era un problema decennale, e dovuto soprattutto alle politiche regionali avviate da Rastrelli (An) e proseguite da Bassolino (PD, la cui giunta NON è sostenuta da Sinistra Democratica, per fortuna, e che non ha mai dato l'assessorato all'Ambiente alla Sinistra o ai Verdi...).

Ma faceva comodo far credere diversamente, e fa comodo a molti, ora, far credere che non ci sia più nulla..."Quant'è bravo berlusconi! Ha risolto la faccenda dei rifiuti!"...

Ah, a proposito: vi ricordate l'Impregilo? Si, quell'azienda incaricata 15 anni fa di gestire i rifiuti campani, che s'è presa i soldi e non ha fatto il suo dovere...QUANTA GENTE SA che quest'azienda, ora, è inserita sia nella "Cordata Alitalia" (sic!), sia nel "grande progetto del Ponte sullo Stretto" (aridoppio-sic!)?

In altri Paesi questa cosa l'avrebbero sottolineata! In altri Paesi un Governo che avesse coinvolto un'azienda con questi precedenti sarebbe stato messo sulla graticola!

Ma qui in Italia, grazie a questi mezzi d'informazione, siamo davvero a Cialtronia, non c'è niente da fare...

venerdì 19 settembre 2008

Lettera aperta a Paolo Flores d'Arcais, ai Girotondi, ed a chi condivide il suo pensiero

Nel mese scorso, Paolo Flores d'Arcais ed altri avevano pubblicamente espresso l'auspicio della presenza, nei prossimi appuntamenti elettorali, di una lista che potesse rappresentare Movimenti e Girotondi, e fosse alternativa ad un PD che vedevano (come me) come manifestamente inadeguato, nell'opposizione ad un governo-berlusconi che si fa sempre più pericoloso, e che potesse contrattaccare l'avanzata della destra ed "abbassare il PD sotto il 25%".
In relazione a questo, inviai alla redazione di Micromega una lettera, per sostenere l'auspicio che questo progetto si "sposasse" con la Costituente di Sinistra, che a mio avviso è la migliore maniera per dare maggiori prospettive ad entrambe le cose.
La ripropongo ora, alla vigilia della partenza della Costituente, sotto forma di "Lettera aperta", per sottoporla ad una riflessione più ampia.

Gentilissimo Paolo Flores d'Arcais, cari Girotondi, cari tutti,
sono anch'io un cittadino italiano preoccupato per il "regime putiniano" di berlusconi, e che non riesce a riconoscersi dell'opposizione "baciapantofole", come l'ha chiamata Paolo Flores d'Arcais, di Veltroni (tanto che non ho nemmeno votato PD, e col senno di poi non me ne pento. E avevo sempre votato DS, prima).
Condivido con voi che tutta la gente che ha queste idee deve trovare una rappresentanza, e che necessario che questo porti il PD a ridimensionare il suo peso all'interno dell'Opposizione.
Quel che vi vorrei sottoporre, però, è una riflessione sul COME FARLO.
Al momento sembrano due le ipotesi in campo: una lista "puramente della Società Civile", e (come ha proposto Pancho Pardi) "qualcosa di apparentato all'Italia dei Valori".
Ritengo che entrambe le ipotesi siano sbagliate.
Una lista "puramente della Società Civile" potrebbe avere un buon exploit alle prossime Europee, ma non so quanto potrebbe incidere a livello "strutturale" (e, quindi, modificare la linea del PD, stanandolo un po, e contribuendo a costruire una solida alternativa al berlusconismo), in quanto essa, in un breve periodo di tempo, sarebbe sottoposta ad un inevitabile riflusso, come tutte le iniziative di questo tipo.
Riguardo l'IdV, la questione è più complessa, anche se la vicenda della lista Di Pietro-Occhetto del 2004 dovrebbe essere sufficientemente istruttiva in merito. Sicuramente l'Italia dei Valori svolge un'opera positiva sulle tematiche della Giustizia e similari, ed il suo contributo in questo è prezioso, ma è inadeguata ad essere il punto di riferimento principale per ricostruire l'alternativa vera al berlusconismo ed alla finta opposizione, in quanto, per sua conformazione, diciamo anche per il suo DNA, il suo approccio è monotematico, e non affronta con la necessaria energia altre questioni (che poi sono quelle che più "toccano" la gente) sulle quali questa destra balorda fa enormi danni e questo PD non si oppone a livelli decenti, a cominciare dalle questioni Sociali. Non dimentichiamoci, peraltro, che l'IdV durante gli anni del Governo Prodi su alcune questioni (vedi il Ponte sullo Stretto, di cui hanno stoppato la fine) ha assunto posizioni che volevano essere meno alternative.
Credo che chi vuole costruire una solida e vera alternativa al berlusconismo abbia una sola strada: RICOSTRUIRE LA SINISTRA.
Non può esserci alternativa forte e durevole alla destra (e berlusconi è destra, e quella più estrema) senza la presenza di una vera Sinistra. Oggi in Italia, nel nostro Parlamento, la Sinistra non c'è. I DS (con tutti i loro difetti, parlo da loro ex elettore) si sono sciolti, il PD è dichiaratamente altro. Altra cosa è anche l'Italia dei Valori. La Sinistra Arcobaleno (a cui ho dato il mio voto) è naufragata un po per "voti utili", un po per delusione di molti suoi elettori di fronte ad alcune promesse non mantenute dal Governo Prodi, un po per suoi difetti interni (troppo "cartello elettorale" e poco progetto politico reale...). E questo ha portato in alcuni Partiti, come Rifondazione, al far riprendere voce alle frange più estreme, che ora ne han preso il controllo, nonostante una forte componente di segno diverso.
C'è quindi confusione, e ci sono cose stigmatizzabili ed autoreferenziali. MA CON UNA ECCEZIONE: il progetto della Costituente di Sinistra. Un vero progetto aperto, per qualcosa che possa essere davvero la casa di tutti. Chi l'ha lanciato, Sinistra Democratica, è un movimento giovane, che peraltro dopo la sconfitta ha saputo rinnovare la sua classe dirigente, consegnando la guida ad un ottimo e giovane elemento come Claudio Fava, che sicuramente conoscerete.
Penso che questo sia il progetto da far crescere, con il contributo di tutti coloro che avversano questo regime e che non riescono a sentirsi rappresentati da questo PD così appiattito.
In questo, prezioso è il contributo che possono dare i rappresentanti dell'associazionismo, della cultura e dello spettacolo, che siano notoriamente vicini alla Sinistra e rappresentativi delle sue idee, che hanno una notorietà ed una visibilità che possono dare un contributo che (specie in quest'attuale Società della Comunicazione) può risultare importante.
Mi auguro con tutto il cuore che possiate sposare questo progetto (come, a ben vedere, qualcuno ha già fatto, per esempio Moni Ovadia), per il bene di questo Paese. Per la Costituente il vostro contributo, a mio avviso, sarebbe importante. Per il vostro progetto la Costituente è, a mio avviso, l'habitat ideale.
Ringraziandovi, anche per la risposta che son sicuro mi giungerà, vi saluto.

Alessandro Cerminara

Pubblicato da Aprileonline

martedì 16 settembre 2008

Lo sfascio della Scuola Italiana

Siamo in piena operazione-nostalgia, in questo Paese. Più una cosa è vecchia e superata, più sembra moderna. La canzone prima in classifica per gran parte dell'estate appena trascorsa assomiglia a quelle di Nilla Pizzi degli anni '50. Un noto aperitivo si pubblicizza con un jingle che sembra d'anteguerra. Il Parlamento eletto con le ultime elezioni è simile a quello di 130 anni fa. E così via.

Su questa scia s'è messo il Ministro dell'Istruzione ("Pubblica" no, non fa chic. Anche questo è MOLTO antico) Mariastella Gelmini. Professione Avvocato. Competenze specifiche, zero. Eppure è partita a spron battuto, senza nemmeno far finta di ascoltare prima nessuno, per "rivoluzionare la Scuola". Andando indietro tutta.

L'operazione-nostalgia se l'è studiata nei minimi particolari. Partendo da quelli che non contano nulla (ma che sono stati quelli più pubblicizzati, guarda un po). Il grembiulino, il voto a numeri...Tutto finalizzato a far pensare ai genitori "neh che bello, come quando andavo a scuola iooo...". Poi è passata al voto in condotta (assolutamente inutile, specie per l'obiettivo dichiarato di combattere il bullismo, come le persone avvedute hanno già avvertito, ma soprassediamo...Anche sulle balle riguardanti il '68 con cui più d'un esponente di An ha condito questa scelta...).

Il veleno è nella coda: c'è un'altra cosa che torna, oltre al voto di Condotta (abolito nel 1998, mica nel '68), al grembiulino (che non sapevo nemmeno fosse scomparso) ed al voto a numeri invece che a giudizi (scomparso una ventina d'anni fa): il Maestro Unico. Era scomparso nel 1990, con la Riforma dell'Istruzione Elementare, che aveva creato il Modulo. Una Riforma che ci aveva posti, una volta tanto, all'avanguardia. Una Riforma che i Paesi Stranieri venivano a copiarci. "Siamo cresciuti tutti col Maestro Unico e siam venuti benissimo", dice qualcuno. Su alcuni di questi che dicono questa cosa avrei i miei dubbi che siano venuti proprio "benissimo", ma la questione è un'altra: quei tempi sono finiti. Una cosa come il maestro unico è totalmente inadeguata.

Pretendere che una persona sola possa dare, in un momento così delicato come l'istruzione di base, una preparazione adeguata su tutto quanto è necessario imparare oggi (compresa la lingua straniera, che un tempo la destra vantava come un suo obiettivo), è semplicemente assurdo. Hai voglia a fare le operazioni-nostalgia, questo è un arretramento netto della qualità dell'istruzione.

Ma la verità è che quest'ultima cosa ha ben altri scopi. Pochi l'hanno denunciato, ma il maestro unico s'inquadra in un generale impoverimento delle risorse per la Scuola, messo in atto da questo sgoverno che ci ritroviamo.

Un impoverimento che comprende anche una riduzione delle ore d'insegnamento, un taglio dei fondi per la didattica (quelli per l'edilizia per ora no, del resto, dopo tutti quelli che fece la Moratti mi sa che lì non c'è più niente da tagliare...), una riduzione del personale.

Se n'è parlato di queste cose? Chiaramente no. Eppure contano molto di più di un grembiulino!

Hanno fatto l'operazione-nostalgia, hanno riempito di balle i mass-media per tutta l'estate. Tutto per distogliere l'attenzione dalla VERA NOTIZIA: lo sfascio totale della Scuola Italiana che stanno mettendo in atto. Colpendola in tutte le direzioni. Sottraendole risorse in ogni maniera. Quelle per la didattica, quelle per il personale, quelle per pagare gli insegnanti. Il cui numero, col maestro unico, scenderà sensibilmente. A discapito della quelità. Stessa cosa si otterrà anche con la riduzione delle ore d'insegnamento. Anche qui, a danno di chi studia. E infatti, il taglio del numero d'insegnanti l'hanno già messo a bilancio.

Il risultato è una Scuola che va sempre più in basso. Tutto perchè hanno deciso che in essa non si deve investire. Peccato che il futuro del Paese dipende dal livello d'istruzione e di formazione. Senza di questo, è impossibile che il Paese cresca.

Mandano allo sfascio la Scuola. Mandano allo sfascio l'Italia. E 5 Telegiornali su 6, che più che ad un Tg assomigliano a Radio Tirana, fanno credere che stiano "modernizzando", o "rendendo le cose più serie", o ancora "attuando una politica decisionista". Sic.

Pubblicato dal Sito nazionale di SD

giovedì 11 settembre 2008

11 settembre 35 e 7 anni dopo

Oggi ricorre il triste anniversario di due eventi tragici e vergognosi.

35 anni fa, con l'appoggio degli Stati Uniti, veniva rovesciato, in Cile, il Governo di Sinistra (coalizione fra Socialisti, Comunisti e Cattolici di Sinistra) del Presidente Salvador Allende, democraticamente eletto, tramite un golpe guidato dal Gen. Pinochet. Durante quel golpe, ci fu la morte dello stesso Allende, poi sepolto in una tomba senza nome. Il Governo Statunitense si complimentò vivamente, poi, con Pinochet, per il lavoro svolto. Pinochet instaurò subito una dittatura militare, tra le più sanguinarie del XX Secolo. Con tanti complimenti dai "difensori della democrazia", of course.



7 anni fa gli Stati Uniti vivevano il momento più doloroso della loro storia. Migliaia di persone morirono, nelle Twin Towers.
L'attentato è stato attribuito ad Al Quaeda, come tutti sanno. E la dinamica "ufficiale" è quella degli aerei che hanno fatto cadere le torri schiantandovisi contro.

A dire il vero qualcuno sostiene che non sia proprio così, portando anche elementi concreti a suo sostegno.

Ma prendiamo la tesi ufficiale (torri crollate a causa di un attentato terroristico di Al Quaeda) per buona. Innanzitutto, i misteri rimangono molti. Come si spiega qui, ma anche come testimoniato da più fonti (si veda anche Farenheit 9/11, in cui ne sono riassunte alcune), l'attacco non venne proprio "di sorpresa". C'era stato più d'un avvertimento. Eppure non si fece nulla. Perchè? E poi: se erano tanto sicuri che Bin Laden fosse l'autore dell'attentato, qualcuno spiega come mai la sua famiglia sia uscita dal Paese il giorno dopo, con un volo autorizzato apposta (tutti i voli, chiaramente erano annullati), mentre tanto ci si affannava a chiedersi dov'era?

Ma in ogni caso, anche lasciando perdere le teorie alternative ed i misteri, quel che più m'interessa è come si è reagito.

Gli Usa si sono comportati come se un Paese Estero li avesse attaccati, ed hanno "risposto al fuoco" sui primi due Paesi che vedevano come in qualche modo responsabili (per il primo ci son parecchi dubbi, per il secondo chiaro l'abbaglio). NULLA DI PIU' SBAGLIATO! Un'organizzazione terroristica non è uno Stato, e non gli si risponde con una "guerra convenzionale". I terroristi non hanno una Capitale da occupare, un territorio che gestiscono. Si muovono in clandestinità, con risorse prese in varie maniere (anche investendo nella tua stessa economia, magari...). Si nutrono di una cosa: del consenso. E di gente che si convince, spinta da rabbia o da disperazione o da chissà cos'altro, a reagire in quella maniera criminale.

Inutile dire che bombardare due Paesi, ammazzando tanta gente che di certo con Al Quaeda non c'entrava nulla, distruggendo le loro case e le loro Città, scatenando guerre civili interne, di certo il consenso alle formazioni terroriste non l'ha sottratto. Inutile dire anche che l'obiettivo "antiterrorista" dichiarato, nelle due guerre che hanno succeduto l'11 Settembre (nella prima "Colpiremo Bin Laden, staneremo Bin Laden"...Distrussero un Paese, ma di Bin Laden neanche l'ombra. Nella seconda "elimineremo un pericolo per l'Occidente, che protegge i terroristi e possiede armi di distruzione di massa"...Non proteggeva nessun terrorista, anzi Al Quaeda lì non aveva il minimo accesso. E non aveva nessun'arma), non sono stati raggiunti.

Così Al Quaeda (sempre partendo dal presupposto iniziale) s'è rafforzata. E infatti negli anni successivi ha colpito ancora. Prima Madrid, e poi Londra. Ed ora pare essere un po in difficoltà, ma per errori che ha fatto, facendo attentati in Paesi musulmani, non certo grazie alle guerre dell'amministrazione-bush. Ma trattandosi di un'organizzazione clandestina, chi può dirlo. Se poi dovessimo ritenere credibili le "tesi alternative", pensando ad esempio che nel luglio del 2001, quando le torri erano ancora in piedi ed intatte, il Pentagono aveva già pianificato l'attacco all'Afghanistan (lo dicono documenti ufficiali del Pentagono), potremmo pensare che non appena ci sia bisogno di fare altre guerre, potrebbe succedere di tutto. Ma non voglio arrivare fin lì.

7 anni fa, migliaia di innocenti morirono in una strage evitabile. Ad essa sono seguite altre stragi, che non sono servite a combattere chi aveva fatto la prima. A tutti i morti della strage, e delle guerre, RIP.

Ed il più grosso disprezzamento per quest'individuo di cui si parla in questo filmato



Quest'uomo non ha fatto abbastanza per evitare la strage. Quest'uomo ha fatto scoppiare le due inutili guerre.

lunedì 8 settembre 2008

Vergogna

Oggi è l'8 settembre. 65 anni fa, l'Italia firmava l'armistizio con gli anglo-americani, il Re fuggiva a Pescara e poi a Bari, la Germania nazista invadeva l'Italia, liberava Mussolini (incarcerato dopo il 25 luglio), e creava, nella zona del centro-nord, la "Repubblica Sociale Italiana", stato-fantoccio al loro servizio, guidato da Mussolini.

Vari reparti dell'esercito italiano, lasciati allo sbando, decisero di combattere contro l'invasore nazifascista, assieme a tanti antifascisti non in divisa. Fu l'inizio della Resistenza.

Questo dovrebbe essere un giorno di riflessione, di ricordo della tragedia di quella guerra e dell'eroismo della Resistenza.

E invece questo giorno è stato contrassegnato dalle ignobili dichiarazioni di Alemanno e Larussa. Uno ha detto "il fascismo non fu il male assoluto". L'altro ha detto che per lui bisogna onorare anche chi combattè per Salò.

Questo Paese non andrà mai avanti se continua a lasciarsi aperte delle questioni come quella del fascismo.

Che il Sindaco della Capitale d'Italia dica "il fascismo non fu male assoluto" è INQUALIFICABILE. E non mi si venga a dire "eh ma qualcosa di buono l'hanno fatto". Non confondiamo la superficie con la sostanza del fascismo. La sostanza del fascismo è quella di un'ideologia antidemocratica, reazionaria, violenta, nazionalista (e non "patriottica") e guerrafondaia. Che poi, oltre a questo, in 20 anni di governo (20 anni, dico...) abbiano anche costruito un acquedotto o bonificato una palude, non cambia i termini della questione. Anche perchè, se proprio vogliamo fare un bilancio, anche non considerando la guerra (che è difficile non considerare...), questo è senza dubbio negativo, si arrivò a cose tipo "date oro alla Patria", tanto non si aveva più una Lira...E poi in guerra con le scarpe di cartone!

Che il Ministro della Giustizia della Repubblica Italiana dica che bisogna onorare anche quelli di Salò è ANCORA PEGGIO! Attenzione, non dice "non criminalizziamo quei poveri sedicenni che poco sapevano se non obbedire agli ordini impartiti" (nessuno lo ha mai fatto), dice che bisogna onorarli!

E PER COSA, DI GRAZIA?

Per essersi schierati con un regime criminale, asservito alla Germania Nazista (di fatto uno dei tanti governi-fantoccio che la Germania aveva disseminato per l'Europa), contribuendo, tra le altre cose, alla deportazione per i lager?

Dire che non sapevano cosa facevano, e quindi non vanno criminalizzati (cosa che, ripeto, nessuno ha fatto, PER QUELLI CHE DAVVERO NON SAPEVANO. Chi l'ha scelto coscientemente, E CE NE SONO, è corresponsabile), è un conto, fare ancora parificazioni, dopo 65 anni, è un altro!

Come fa questo Paese ad andare avanti se ancora si tende a fare revisionismo su certe pagine storiche, se ancora si tende a non dire con chiarezza che il fascismo era la parte sbagliata e la Resistenza (su cui questo Paese e la sua Costituzione si fondano) era quella giusta? Se ancora si violano, da Sindaci della Capitale e Ministri della Repubblica, le leggi che dicono che l'apologia di fascismo (tale è quella di Alemanno e Larussa) è REATO?

Certe cose sono UN INSULTO ALLA STORIA ITALIANA.

E gente come Amato dovrebbe smetterla di collaborare con chi insulta la nostra storia in questo modo, come Alemanno.

venerdì 5 settembre 2008

Se è Famiglia Cristiana a fare l'opposizione

Ripropongo qui un articolo che ho scritto qualche settimana fa. Lo sottopongo alla vostra riflessione

Se è Famiglia Cristiana a fare l'opposizione

Le cose scritte nell'editoriale di Famiglia Cristiana riguardo l'operato del Governo Berlusconi sono, semplicemente, vere.
L'articolo del settimanale fa un ottima analisi dell'andamento di questo Paese nelle mani del centro-destra. Sia dal punto di vista dei primi effetti dei loro sconcertanti provvedimenti, sia sulle prospettive future dell'Italia e dei suoi cittadini.
Un Paese in cui la forbice sociale si allarga, i poveri sono sempre più poveri, mentre le imprese si arricchiscono senza far crescere l'economia, in cui l'ordine pubblico vien fatto gestire dai militari, come nei Paesi africani più economicamente e democraticamente sottosviluppati, mentre si procede con i proclami vuoti (vedi Napoli), le boutade (leggi Olimpiadi), i finti nemici da combattere ("dagli all'immigrato", "dagli al fannullone", "dagli all'accattone"), che generano provvedimenti vergognosi, ultimo dei quali quello che se la prende con chi ha la colpa di cercare cibo nei cassonetti. Il tutto con brutti ricordi del passato italiano che tornano alla memoria...
Tutto questo è indubbiamente vero. Non ci sarebbero polemiche da fare. E' semplicemente un'analisi, ben fatta, di quel che sta accadendo.
La vera domanda è: perchè queste cose deve dirle Famiglia Cristiana, e non le sentiamo dai Partiti della "Opposizione Parlamentare"?
Avete mai sentito esprimere queste posizioni dall'UDC? No. Ma qui non ci stupiamo, sono all'opposizione per caso, in fin dei conti. Quando non votano col Governo (è accaduto più volte), capita anche che prendano posizioni leggermente critiche, in fondo. Certo, nulla di questo tipo.
Avete mai sentito esprimere queste posizioni dal PD? No. Ogni tanto hanno fatto qualche critica (tirati per i capelli) su qualcuno di questi punti, ma tutto qui. E cmq si sono dissociati da Famiglia Cristiana per bocca di uno dei suoi esponenti solitamente più duri (Rosy Bindi). Il che è tutto dire.
Avete mai sentito queste cose da Di Pietro e dal suo Partito? No. Su altri temi ha mostrato voglia di opporsi anche bene, ma su questi proprio no.
Gli unici ad aver preso posizioni simili a quelle espresse nell'articolo sono i Partiti della Sinistra, da qualche mese extraparlamentari.
Ma che opposizione è mai questa? E' mai possibile che queste cose debba dirle (con tutto il rispetto, sia chiaro!) Famiglia Cristiana, invece dei Partiti che avrebbero il compito istituzionale di fare l'Opposizione?
Manca, fortissimamente, la presenza in Parlamento di una vera Sinistra. Si sta dimostrando quel che alcuni di noi già sapevano: il vero "voto utile", il vero "voto per il bene del Paese", non era il "voto contro", ma il "voto per", "per" la Sinistra, "per" qualcuno che avrebbe fatto un'opposizione decente a questo Governo che affossa l'Italia.
E' essenziale che la Sinistra torni al più presto ai livelli che le compete. Perchè è il Paese che ne ha bisogno. I paradossi che stiamo vivendo mostrano chiaramente quanto sia dannoso non averla. Di fronte a questo compito storico, non si può restare inerti, bisogna mettersi in gioco per fare della Sinistra un vero soggetto politico, unitario e rinnovato. E' importante dare forza a chi ha deciso di seguire questa strada.

martedì 2 settembre 2008

Benvenuti

Mi chiamo Alessandro Cerminara, sono nato a Fiesole il 25/07/1985, e vivo a Trani da quando avevo 2 settimane di vita.

Dalla mia famiglia ho ereditato un forte interesse per il mondo che mi circonda ("I Care", avrebbe detto Don Milani) e per le vicende che riguardano la gestione della cosa pubblica.

Come potrete intuire dai miei link, sono di Sinistra. Lo sono praticamente sempre stato, in quanto sono sempre stato dalla parte dei più deboli, e contro tutte le differenze sociali, che ho sempre ritenuto ingiuste. Inoltre, ho sempre odiato la guerra, ho sempre avuto interesse per le tematiche ambientali, ho sempre avuto in odio le mafie.

Nel settembre del 2003, a 18 anni da poco compiuti, mi sono iscritto alla sezione della mia città dei Democratici di Sinistra. Vi sono rimasto per 4 anni, fino allo scioglimento del Partito, facendo molta attività, fondando (con altri 3 ragazzi inizialmente) il locale Circolo della Sinistra Giovanile, e candidandomi alle Amministrative. Nel 2007, poi, quando i DS erano ormai di fatto sciolti, ho deciso di non aderire al PD, e sono stato tra i fondatori del Circolo tranese di Sinistra Democratica, di cui sono anche divenuto vice-coordinatore cittadino a soli 22 anni.

Per il resto, ho conseguito la Maturità Scientifica al Liceo V.Vecchi di Trani nel 2004, e sono attualmente uno studente universitario di Scienze della Comunicazione.

Negli ultimi 3 anni ho tenuto un blog su http://ccs.iobloggo.com nel quale univo ai commenti sul mondo che mi circonda anche cose di altro tipo, anche personali. Ho deciso, ora, di "pensionare" il mio "vecchio blog", e di sdoppiare i suoi contenuti. Delle vicende personali e di altra natura, parlerò sul mio Space di MSN. Delle mie riflessioni sulla Politica, sulla mia Città, sull'Italia, sul Mondo, sull'Economia e sulle questioni di Attualità, invece parlerò qui, su queste pagine.

Mi auguro che possiate essere in molti a leggere quel che scriverò, e che sia di vostro interesse e gradimento.

Benvenuti.