martedì 17 febbraio 2009

Addio Walter

L'ennesimo disastro ha convinto Veltroni a fare quanto avrebbe dovuto fare già dopo il ballottaggio di Roma: dare le dimissioni.

Portato nella Segreteria del PCI (dove si rese protagonista di un inciucio con Craxi che favorì una delle leggi salva-reti fininvest), poi Direttore dell'Unità, nel 1994 si candida a Segretario del PDS. E perde. Diviene Segretario dei DS nel 1998, perchè D'Alema sta andando a Palazzo Chigi. E porta la Quercia al minimo storico (16,6%). Nel 2001, poco prima della disfatta, se ne scappa a fare il Sindaco di Roma. Durante quegli anni giura e spergiura che si farà due mandati da Sindaco e poi andrà in Africa. Ed assolutamente non avrà altri ruoli politici. Purtroppo non andrà così.
Nel 2007, infatti, si candida alla Segreteria del PD. Appoggiato da tutti i DS (per i quali Fassino aveva fatto il suo ultimo atto da leader imponendo che tutti appoggiassero Uolter e stoppando Bersani che si voleva anche lui candidare) e dallo stato maggiore della Margherita (Rutelli-Marini-Fioroni-Franceschini), vince comodo contro Bindi e Letta (appoggiati da due minoranze dell'ex Margherita).
Durante il Congresso dei DS, tutti i favorevoli alla creazione del PD avevano detto e stradetto che quel Partito che loro volevano creare sarebbe stato "il collante del Centro-Sinistra", "il timone dell'Unione" ecc.
Veltroni, invece, subito spariglia le carte alla coalizione. Su molti temi fa intervenire il suo Partito a gamba tesa. Imponendo la sua posizione, a discapito di quella del Programma dell'Unione, e scatenando le proteste degli alleati di Sinistra.
A gennaio 2008, un anno fa, mentre la coalizione, in seguito ad un'inchiesta che aveva provocato il passaggio dell'UdEur all'appoggio esterno, viveva un momento di tensione, provocato anche da una discussione sulla legge elettorale causata da un Referendum che sembrava si dovesse tenere su di essa, annuncia, fresco come un quarto di pollo, che alle elezioni successive il PD sarebbe andato da solo. E guarda caso (anzi, non per caso, proprio per questo, l'hanno detto loro stessi, non facendoci peraltro una gran figura a dirlo, quindi vien da pensare che non l'abbiano fatto per ragioni tattiche...), l'UdEur passa dall'appoggio esterno alla sfiducia. Ed il Governo Prodi, che doveva durare 5 anni, va a casa dopo un anno e mezzo.
Si va al voto, e va da solo davvero. Anzi no, si allea con l'Italia dei Valori (partito tra quelli che più volte, all'interno della maggioranza, avevano votato contro il Governo su vari argomenti). E taglia i ponti con tutto quel che sta alla sua Sinistra, accusandoli di essere stati la causa della debolezza di Prodi. Loro, che non avevano MAI fatto mancare i loro voti al Governo, e che avevano espulso coloro che avevano votato diversamente una volta (mentre Veltroni non faceva altrettanto con la Binetti, che votava contro la fiducia...), diventavano i pazzi estremisti con cui non ci si poteva più alleare.
Nelle liste faceva incetta di gente come Calearo (il Presidente di Federmeccanica, l'uomo che aveva costretto gli operai metalmeccanici a fare ore ed ore di sciopero per avere il rinnovo di contratto a cui avevano diritto), Colaninno (cognome che risentiremo sulla vicenda Cai...), Ichino (quello che vuole levare l'Art. 18), mettendoli in testa alle liste. Capolista pure la Binetti (quella che aveva votato contro la fiducia).
Per tutta la campagna elettorale inneggia alla "fine dell'antiberlusconismo". Poi riesce a salvare il risultato proprio richiamandosi a questo. Chiedendo agli elettori di Sinistra di votarlo, perchè "sennò vince berlusconi" (con Franceschini che paragonava Mussi e Giordano a Nader...). Riuscirà a prenderne i voti, distruggendo la Sinistra Arcobaleno (che si, ok, aveva i suoi problemi, altrimenti non sarebbe stato così facile risucchiarne i voti), che finisce fuori dal Parlamento. Ma quanto al non far vincere berlosco, beh, nulla di più lontano. Il PDL è il primo partito d'Italia, PDL-Lega-Mpa staccano PD-IDV di più di 9 punti (il PDL da solo avrebbe vinto, anche senza la Lega). La Lega straripa, all'8%. Berlosco riesce a stravincere, senza l'UDC, come fino ad un anno prima nemmeno lui sognava.
Eppure, dopo il voto, pare quasi che abbia vinto. Pare quasi che i vincitori siano due. Quando invece è uno solo, ed in maniera talmente netta che tutti gli altri non possono non considerarsi risultati disastrosi.
E dopo aver perso il Governo e le Politiche, perde anche Roma. Che dopo 15 anni passa alla destra. Sindaco Alemanno. Manco negli incubi peggiori.

Parte lo sgoverno di berlosco, e lui straparla di dialogo. Berlosco fa il Lodo Alfano, ed il PD non va in piazza, differentemente da tutti gli altri (vabbè, poi quella manifestazione aveva un grosso difetto, un intervento che non ci doveva essere...Ma è un altro discorso). Maroni decide di prendere le impronte ai bambini Rom, ed i Sindaci del PD in coro dicono "potevamo pensarci noi", prima che qualcuno, guidato da Rosy Bindi, dica finalmente che è uno schifo, non lasciando solo la Sinistra a dirlo. Sulla riforma Gelmini, brillano per due mesi per la loro assenza. Al massimo qualche dichiarazione di lieve critica per i "tagli esagerati", ma anche interventi a sostegno (Luigi Berlinguer che chiedeva alla Gelmini di andare avanti...), mentre Mussi e Cento andavano a portare la vicinanza nelle Scuole Occupate...Poi esplode l'Onda, e si accodano (assieme a Di Pietro).
Ma ogni posizione diversa dallo sgoverno che prendono, la prendono con mille distinguo, sfumandola, attenuandola, indebolendola. Perchè? Non si capisce. Poi tutti i favori che fanno alla destra negli ultimi due mesi, li ho elencati nel post sotto, e non mi sto a ripetere.
Mentre una ricomposizione di rapporti, per ricostruire un Centro-Sinistra (come auspicato ad esempio da D'Alema), non avanza per nulla. Non ci si lavora affatto.
E intanto le sconfitte continuano. Dopo aver perso il Governo, le Politiche, Roma, perde anche l'Abruzzo, in novembre.
E ieri, colmo dei colmi, la Sardegna. Elezione ampissimamente e nettamente condizionata dallo scenario nazionale, come dimostra il fatto che la presenza di berlosco ha ribaltato un esito che sembrava scontato a favore di una riconferma dell'ottimo Presidente uscente Soru. Evidentemente era troppo anche per lui.

Adesso va via. Sceglie di non aspettare la probabile disfatta alle Europee (dove i sondaggi danno il PD al 24%). Meglio sarebbe stato che l'avesse fatto molto prima.

Ed ora al lavoro più di prima, per ricostruire la Sinistra ed un nuovo, vero, Centro-Sinistra. Un compito difficile, perchè ancora non sappiamo cosa verrà fuori da lì, e perchè quando una cosa è rotta, poi ricostruirla è complicato. Ma è anche assolutamente necessario.

Addio Walter. Non mi mancherai. Spero che i danni che hai fatto non siano irreparabili...Lo vedremo molto presto

domenica 1 febbraio 2009

Euro-Truffa

Il gruppo dirigente del PD (nonostante significative prese di posizione in contrario si siano registrate da più parti, da D'Alema alla Pollastrini, dagli Ulivisti alla sinistra interna -che finalmente batte un colpo-, da Livia Turco alla Segreteria Regionale del Piemonte) e quello del PDL hanno raggiunto l'inciucio.

Su cosa? Oh, ma è facile dirlo. Cosa interessa davvero a loro? La legge elettorale! Ma non quella Nazionale, il famoso "Porcellum", che andrebbe davvero cambiato. No! Quella delle Europee...Che non ha mai dato alcun tipo di problema!

Ricordo che al Parlamento Europeo non si elegge una maggioranza di governo, nè c'è un problema di "frammentazione", in quanto gli Europarlamentari sono poi organizzati in gruppi su scala Europea, che rimangono tali.

Che bisogno c'era, quindi, di modificare la Legge Elettorale (attualmente proporzionale puro con 3 preferenze)? NESSUNO.

Della questione s'era già discusso mesi fa, quando da parte di "Forza Italia" s'era avanzata l'idea di mettere lo sbarramento al 5% ed abolire le preferenze. Una tagliola alta, per affossare definitivamente Storace, non avere la concorrenza dei molti partitini di centro-destra presentatisi nel PDL alle politiche (ed anche dell'MPA di Lombardo) e mettere in difficoltà l'UDC, e le liste bloccate, per evitare che all'interno del PDL la concorrenza di AN, più radicata sul territorio, si facesse sentire.

Voci di corridoio raccontavano che a Veltroni la proposta, per ragioni interne ed esterne, non dispiacesse. Ma, per altrettante ragioni (rapporto con l'UDC, pressioni interne), non s'è potuto sbilanciare, ed ha dovuto far finta di opporsi.

Intanto UDC, MPA ed Italia dei Valori in Parlamento annunciavano l'ostruzionismo. E col voto segreto, ed i malumori di AN ed anche della Lega, rischiava di saltare tutto. Inoltre, le forze neo-extraparlamentari s'erano fatte sentire, e lo stesso Napolitano era intervenuto chiedendo di "non attuare una riforma non condivisa"...

A quel punto, dai vertici di forzitalia hanno deciso che non ne valeva la pena, di modificare una legge facendo un favore sì a se stessi, ma anche a Veltroni, assumendosene tutto il peso (anche di fronte alla campagna che giustamente stava esplodendo nell'opinione pubblica a favore delle Preferenze, già eliminate alle Politiche causa Porcellum), e rischiando pure che la cosa saltasse.

Tutto sembrava archiviato, ma...Ecco che il gruppo dirigente del PD si mette in moto. Loro lo sbarramento lo vogliono! Dicono (per salvare la faccia) di volerlo al 3%, ma comunque non vogliono rinunciarvi.

Da Palazzo Chigi più volte rispondono picche, poi fanno qualche controproposta che riavvicini il tutto al sistema che aveva chiesto Forzitalia. Ma al Loft Veltroni finisce in minoranza, e l'accordo, su queste basi, non si raggiunge. Anche perchè, dall'altra parte, il PDL non cede ancora, e la Lega fa sapere che è contraria. Almeno in quel momento.

Ma Veltroni-Bettini-Tonini-Soro-Franceschini non mollano (oh, avessero sta pervicacia quando si tratta di fare opposizione alle scelte disastrose di sto sgoverno! Mannaggia a loro...), continuano a proporre di mettere lo sbarramento "al 4% come punto di mediazione" (...). E all'improvviso...Toh! PDL e Lega cambiano idea, e si raggiunge "il grande accordo"...

A che prezzo? Presto detto! Il PD "avvia il dialogo" sulla Giustizia, si astiene al Senato sul Federalismo, e, con 100 deputati assenti, salva Cosentino (il sottosegretario in odor di camorra) dalla mozione di sfiducia alla Camera. Chiaramente lo scambio non è dichiarato, ma che non ci sia lo credono solo i fessi. E' troppo evidente per essere una coincidenza.

Tutto per una cosa che NON SERVE, e che avrà l'unico effetto di togliere rappresentanza a pezzi di Paese (dopo che già abbiamo un Parlamento che rappresenta solo i 2/3 degli Italiani, tutto questo la Democrazia -una cosa a cui un Partito che si definisce "Democratico" dovrebbe tenere!- la indebolisce PARECCHIO!).

Ma dato che tutte le "grandi motivazioni" che danno sono palesemente infondate, PERCHE' LO FANNO?

E' semplice: si tratta di una gigantesca truffa che vogliono fare all'elettorato.

Il gruppo dirigente del PD è in crisi (è sin troppo chiaro). Fin'ora le ha perse tutte, checchè se ne dica. Perso il Governo, perse le Elezioni, persa Roma, perso l'Abruzzo, in caduta libera nei sondaggi (addirittura al 23% secondo alcuni...23% è la quota che raggiunsero i DS, da soli, alle Amministrative del 2004...). Tutti gli analisti concordano che alle Europee si gioca tutto. Anche perchè altri potenziali leader cominciano a non nascondersi nemmeno più troppo.

Se alle Politiche erano riusciti a raggiungere il 33% con la truffa del "voto utile" (riuscita: avevano illuso la gente che avrebbero potuto vincere, ed hanno risucchiato molti voti che altrimenti sarebbero andati a Sinistra) e demonizzando gli ex alleati, dipingendoli come pazzi estremisti e ponendo sempre l'attenzione (approfittando che non potevano difendersi, dato che i media li oscuravano) sulle loro componenti più radicali ed identitarie, alle Europee questo non lo potevano certo fare.

Perchè alle Europee non c'è premio di maggioranza. E perchè, a Sinistra, sta accadendo qualcosa che loro stessi dicevano di auspicare: un processo unitario, che sta portando alla nascita di un vero soggetto politico, rinnovato (tanto che quelli più legati alla "falce e martello forever" se se sono tirati fuori, causando le note spaccature in Rifondazione Comunista, con Vendola che messo artificiosamente in minoranza è stato costretto ad uscire dal Partito assieme alla sua componente, favorevole a questo processo) ed unitario.

Questo soggetto, chiaramente, è ben più concorrenziale non solo dei Partiti precedenti, ma anche della stessa Sinistra Arcobaleno. I sondaggi lo davano poco sopra il 3% (cmq superiore alla quota raggiunta dall'Arcobaleno in aprile, nonostante l'assenza di alcuni pezzi), e con grandi potenzialità di crescita. Un concorrente a Sinistra (sul versante che il PD, nella sua rincorsa moderata, ha completamente abbandonato), che può rosicchiare altri consensi (certo, anche un potenziale alleato per ricostruire un Centro-Sinistra che possa ambire a vincere, ma Veltroni tiene più alla sua poltrona...). Un grande fastidio, per chi si sta giocando tutto. E allora?

E allora, visto che non si può usare il "voto utile" e non li si può demonizzare come "pazzi estremisti" (o almeno, salterebbe più agli occhi la contraddizione), ecco che si mette un bello sbarramento (ma caspita, gli facciamo proprio paura...). Perchè? Perchè così si può far credere alla gente che "La Sinistra" nasce solo per scopi elettorali, che "è solo un cartello" (quando è dal 20 settembre che ci lavoriamo, e quando sembrava che sbarramenti non ce ne fossero il lavoro è proceduto anche più velocemente!), ponendola in cattiva luce, e tentando di far credere che un voto ad essa sia "disperso", a causa proprio dello sbarramento messo da loro.

Una truffa. Un'Euro-Truffa.

E pur di farla, hanno lasciato via libera al centro-destra sulle peggiori porcherie (preparandosi a farlo anche sul "dialogo" sulla giustizia...). Non rendendosi nemmeno conto che in questa maniera proprio il PDL, su scala europea, potrebbe essere il partito che ha più vantaggi, in quanto "sterilizzando" i "nanetti" del centro-destra, potrebbe puntare a diventare il primo gruppo all'interno del PPE, spostando a destra tutto l'asse politico europeo. E trattandosi di "voti assoluti", e non di confronti col PD, nessun voto al PD potrebbe impedire questa cosa.

Vanno avanti. Nonostante varie loro aree interne, interessate a ricostruire un Centro-Sinistra che possa ambire a vincere (e, quindi, al fatto che possa rinascere una forte Sinistra, con cui stringere accordi programmatici seri), abbiano detto "fermatevi".

Non gli interessa di favorire la destra, di fare un'operazione che non serve al Paese ed anzi toglie rappresentanza e quindi Democrazia, di indebolire una prospettiva di forte Centro-Sinistra in futuro. Non gliene frega niente.

Vogliono solo far passare la loro truffa per salvarsi la poltrona. Come dall'altro lato vogliono anch'essi far passare la truffa per rafforzarsi nei confronti della CDU (nonchè avere un'Opposizione in Italia che continui ad essere dominata da certa gente che continua a perderle tutte).

Non resta che sventare questa truffa. Votando La Sinistra, e facendole superare lo sbarramento. E facendo si che PD e PDL prendano meno voti possibile.