lunedì 25 giugno 2012

Alleanza Centro-Sinistra con Udc? Io ne so qualcosa

Le cronache politiche nazionali riportano le dichiarazioni di Casini e Bersani su un presunto "patto progressisti-moderati" per le prossime elezioni politiche. Posto che non credo vada in porto (secondo me dalle parti dell'Udc hanno altri progetti...), penso che la questione vada affrontata con attenzione. Senza pregiudizi: è possibile un simile accordo a livello nazionale? Personalmente, avendo provato una simile alleanza nella mia città (dove, attenzione, a mio parere si può dire abbia funzionato! Poi vi spiego perchè. E perchè secondo me a livello nazionale non funzionerebbe, invece), penso di poter dire: io ne so qualcosina... Come ha detto Vendola a Vasto un anno fa: l'Udc ha il nostro stesso progetto per il Paese? Starebbe al nostro fianco nelle battaglie che ci hanno caratterizzato fin'ora? Sarebbe possibile fare un programma comune senza snaturarlo? A Trani, dove la coalizione che ha sostenuto Ugo Operamolla andava da SEL addirittura fino a FLI (per la precisione: PD, IDV, SEL, Verdi, PSI, UDC e FLI, più due Civiche. E però il Centro-Sinistra non era unito: il PD si era spaccato a metà, con l'ala vicina a Boccia e Renzi che aveva presentato il suo candidato Sindaco con una civica, e con l'appoggio di FDS, API e PRI...), la cosa, da quel punto di vista, è anche riuscita bene. Su tutti i temi principali, dalla casa, allo stop ad impianti inquinanti e progetti per soli ricchi, al far rimanere pubblici i servizi pubblici e rilanciare gli spazi sociali, il candidato (che aveva una storia politica comunque di Centro-Sinistra) e la coalizione hanno tenuto posizioni del tutto coerenti con quello che il Centro-Sinistra e la Sinistra hanno sempre sostenuto, senza che l'allargamento condizionasse minimamente in tal senso. Insomma: UDC e FLI nella mia città non hanno in alcun modo snaturato la coalizione, ritenendo che il candidato ed il programma del Centro-Sinistra fossero da sostenere, e non pretendendo di modificarli. E la coalizione è proceduta sempre unita, e la sua "grande larghezza" ad un certo punto si sarebbe persino vista poco se "l'altro Centro-Sinistra" non avesse speso tutta la campagna elettorale a ricordarla di continuo, attaccando sempre, perennemente ed in continuazione su questo tema (polemiche che in qualche modo hanno condizionato anche elettorato e dibattito politico-elettorale, influendo negativamente sulla campagna elettorale di entrambe le parti...). Il risultato, per la cronaca, è stato questo: Operamolla è arrivato al ballottaggio, perdendolo per 400 voti (l'1% degli elettori di differenza), in una città dove 5 anni fa era finita 61%-23% per il centro-destra. E se l'altro candidato di Centro-Sinistra (il seguace di Boccia e Renzi) non avesse deciso di non schierarsi al ballottaggio, chissà. Ora, però, la questione è: a livello nazionale sarebbe lo stesso? Una coalizione che si allarghi a Casini sarebbe coerente, a livello programmatico, con quanto il Centro-Sinistra ha fatto negli anni dell'opposizione al berlusconismo? Sarebbe, questa coalizione, pronta a sostenere una nuova legge sul Lavoro che superi la Legge 30 e riporti l'art.18 a prima di Monti-Fornero (riforma che il PD sostiene di aver votato solo per non far cadere il Governo, ricordiamo)? A riportare i servizi pubblici ad essere pubblici, come chiedeva quel Referendum (vinto, peraltro) che tutto il Centro-Sinistra ha sostenuto? A fare politiche economiche che superino il neoliberismo e redistribuiscano la ricchezza, "modello Hollande"? A fare una politica ambientale che mandi in soffitta tutta una serie di modelli dimostratisi fallimentari? L'UDC, in particolare, sarebbe pronta a sostenere un simile programma, ed un candidato Premier che lo possa rappresentare (senza andare a porre alcun veto di sorta)? Non prendiamoci in giro: No. Le distanze politiche e programmatiche che dividono il Centro-Sinistra dall'UDC a livello nazionale sono forti, fortissime. Ed anche se Casini tenta di smussarle (il fatto che dica che Renzi è più a destra di lui è un segnale, in questo...), è quantomeno complicato pensare ad un'alleanza che non vada a snaturare il tutto. Ragion per cui: perchè perdere tempo in questo modo? Condivido quanto hanno detto Gennaro Migliore e Paolo Cento: Non abbiamo nulla contro un allargamento della coalizione di Centro-Sinistra. Ma bisogna porre i contenuti in primo piano. Se qualcuno li condivide e si vuole unire, bene. L'abbiamo già fatto, e, al di la delle polemicuzze di bassa lega, è andata. Ma con chi, su tutte queste tematiche, a livello nazionale, ha chiaramente idee tutt'affatto diverse e divergenti, come si fa a costruire una coalizione comune? Come ci si presenterebbe agli elettori? In nome di cosa si andrebbe a chiedere il voto? Se la gente deve votare Centro-Sinistra, deve farlo per quelle idee programmatiche sopra elencate. Allargamento va bene. Ma con quei punti a fare da punto fermo. Altrimenti non sarebbe un allargamento, ma uno snaturamento, con il rischio forte di risolversi in un'armata brancaleone. Cari amici del PD, davvero volete questo? L'esperienza insegna: queste cose a livello locale possono funzionare, se e quando le proposte programmatiche coincidono (come a Trani). A livello nazionale, no. Ragion per cui: meglio lasciar perdere.