giovedì 17 settembre 2009

Vendola merita delle scuse

Per tutta l’estate, Nichi Vendola è stato esposto al tritacarne mediatico del Tg1, de “Il Giornale” e di altri media ad essi simili, e del centrodestra, in relazione a vicende con le quali non c’entrava nulla. A questo gioco al massacro, a un certo punto, si sono unite anche alcune parti del Centro-Sinistra (col chiaro scopo di giocare contro la sua ricandidatura), ed alcuni giornalisti che non siamo propriamente soliti annoverare tra quelli “di regime” (anzi…).
Il fatto: com’è ben noto, s’è aperta, a Bari, un’inchiesta su Escort e Corruzione, e sul mondo che girava attorno all’imprenditore Tarantini. Dopo una prima fase, in cui erano coinvolti soprattutto gli esponenti del centrodestra (tra i primi indagati Tato Greco, coordinatore del braccio elettorale pugliese di Fitto “La Puglia prima di Tutto”), qualche ombra s’è allungata anche sull’altro schieramento, in particolare su un paio di Assessori. Uno di essi, Alberto Tedesco, era stato già rimosso tempo addietro, appena ci fu qualche “spiffero” sul suo conto (ed il PD l’aveva “consolato” traghettandolo al Senato). L’altro, Sandro Frisullo (primo degli eletti dei DS nel 2005, Vice-Presidente della Giunta, potente soprattutto nel Salento), non volendosi dimettere, costringe Vendola ad azzerare la Giunta ed a farne una nuova, cosa che gli attira le ire del PD.
Qualcuno, in particolare gli esponenti del PDL stesso (senza vergogna) e certi organi di stampa ben noti, tenta, a quel punto, di tirarlo in ballo. Chiacchiere, insinuazioni, anche accuse esplicite, si sommano una sull’altra, dando a molti impressioni distorte (e coprendo perfettamente al tempo stesso, agli occhi della gente, quelli che erano coinvolti davvero, soprattutto gli esponenti della stessa destra Pugliese). Con qualche spiffero che comincia a venire anche dal “fuoco amico”.
Poi succede che, in seguito ad un paio di episodi malgestiti da chi di dovere, e prontamente strumentalizzati da coloro di cui sopra, Vendola decida di esprimere delle civili critiche, segnalando come alcune leggerezze commesse da chi di dovere possano diventare strumento per chi ha voglia di intorbidire le acque…E allora, apriti cielo! “Vendola vuole intimidire il PM”! “Vendola come berlusconi” (questa è grossa, e basti vedere quanto accaduto negli ultimi giorni per capire quanto, ndr…)! “Ha qualcosa da nascondere, vedrete che il suo nome comparirà presto”!
Il polverone, insomma, s’è mangiato i fatti. Qualcuno chiede al CSM di “tutelare il PM dal Vendola cattivo”. E gli attacchi di Italia Dei Valori, Prc e qualche settore del PD diventano ormai vergognosamente indistinguibili da quelli dello stesso PDL. Per un mese la gogna mediatica non lo risparmia, nonostante, di fatto, non ci sia un suo coinvolgimento a nessun titolo.
Poi però s’arriva anche il momento in cui i fatti parlano da soli.
L’inchiesta arriva ad un approdo, a definire le persone che vi siano realmente coinvolte. E Vendola non è coinvolto, in nessun modo, checchè se ne dica. E neanche Sinistra e Libertà. Anzi, è da ricordare come il filone dell’inchiesta riguardante la Sanità sia partito da un’inchiesta interna alla Regione Puglia richiesta dallo stesso Nichi Vendola e dal suo nuovo Assessore alla Sanità, dopo la sostituzione di Tedesco. L’inchiesta riguarda il centrodestra e qualche settore del PD. Non Vendola, in alcun modo.
E quanto alla famosa “lettera”, il CSM pochi giorni fa ha respinto la richiesta di “tutela” per il destinatario della stessa. Perché, cito testualmente, “Vendola non ha leso l’indipendenza dei giudici”. Punto. E tutti i meschini paragoni di certa gente vanno a farsi benedire. Quando ci sono i veri attacchi, il CSM non si fa certo pregare.
Si è imbastita, per un mese, una campagna di bugie contro un uomo perbene, che ha fatto sempre della questione morale la sua bandiera, pagando per questo anche prezzi politici alti (paradigmatica appunto la vicenda dell’azzeramento della Giunta. Qualsiasi altro Governatore non avrebbe fatto altrettanto, impantanandosi in una lite col maggior partito della coalizione). Che non solo non ha colpe, ma s’è comportato in maniera impeccabile, anche in questa vicenda. Una campagna costruita sul nulla, e le cui balle sono smentite, ora, in maniera incontrovertibile, dai fatti.
Vendola meriterebbe delle scuse.