Oggi, 27 Gennaio, è la giornata della memoria.
In questo giorno si ricordano le 17 milioni di vittime dell'Olocausto nazista, tra cui 6 milioni di Ebrei (e poi Rom, Sinti, Omosessuali, Disabili, Malati, Prigionieri di Guerra, Slavi, nemici Politici, Testimoni di Geova, Pentacostali...Tutti loro sono stati anch'essi vittime dei disegni criminali del nazismo, e troppi se ne dimenticano, perseguitandoli ancora).
Ma anche le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.
Qualcuno, 65 anni fa, ha creduto di poter decidere che alcune persone non meritavano di vivere. E così, prima le ha sottoposte ad orribili trattamenti, ed infine le ha portate alla morte nelle camere a gas e nei forni crematori.
Un massacro terrificante, che non bisogna MAI dimenticare. Perchè chi dimentica i propri errori è condannato a ripeterli.
Anche perchè, anche il nostro Paese non fu esente da colpe. Anche qui ci furono le leggi razziali. Anche da qui in moltissimi furono deportati ed assassinati.
E non posso non provare orrore, nel vedere ancora gente che gioca a fare il naziskin, non rendendosi conto di cosa voglia dire.
CONSERVIAMO LA MEMORIA
"Voi che vivete sicuri
Nelle vostre tiepide case,
voi che trovate tornando a sera
Il cibo caldo e visi amici:
Considerate se questo è un uomo
Che lavora nel fango
Che non conosce pace
Che lotta per mezzo pane
Che muore per un sì o per un no.
Considerate se questa è una donna,
Senza capelli e senza nome
Senza più forza di ricordare
Vuoti gli occhi e freddo il grembo
Come una rana d'inverno.
Meditate che questo è stato:
Vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
Stando in casa andando per via,
Coricandovi alzandovi;
Ripetetele ai vostri figli.
O vi si sfaccia la casa,
La malattia vi impedisca,
I vostri nati torcano il viso da voi."
(Primo Levi, "Se questo è un uomo")
MAI PIU'
Ora tv! Il podcast di Pietro Folena
3 anni fa
Nessun commento:
Posta un commento